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giovedì 9 luglio 2015

Il computer di Platone!

"Nella nostra scienza moderna siamo tanto abituati alla granitica «bivalenza» vero/falso, un aut-aut rigido dominato dal principio di non contraddizione e dal principio del terzo escluso, che ci appaiono strani questi aspetti vaghi e magmatici dell’uso arcaico di un termine cruciale quale la verità: non tanto legata alla realtà concreta quanto alla memoria, non tanto opposta alla menzogna o all’errore quanto all’oblio"

(L. Borzacchini, Il computer di Platone. Alle origini del pensiero logico e matematico, Dedalo, Bari, 2005, p. 67)

Parole che illuminano l'oscurità dello scavo nei presupposti della teoretica occidentale!

Può piacere, come non piacere, de gustibus non disputandum est, e tuttavia come non riconoscere l'assoluta nitidezza delle parole di Borzacchini?

E come non sorprendersi per la scoperta che gli usi antichi erano così radicalmente differenti dai nostri? E che, segnatamente, non erano affatto nitidi i rapporti antichi tra verità e menzogna ...


(url immagine: http://static.giardinaggio.org/fiori/significato-fiori/papavero-significato_NG4.jpg)

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