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venerdì 30 novembre 2018

Arthur Schopenhauer


Dalla pregiata filosofia della vita, un breve video su Schopenhauer.

Buona visione!



POST SCRIPTUM

a breve seguirà un video del sottoscritto sulla controversia che oppose Arthur ad Hegel ... stay tuned!

lunedì 26 novembre 2018

Vacanze in USA #15

The Last Day. Nome in codice Goldfish

Dopo aver visitato lo zoo di Cincinnati, i nostri anfitrioni decidono di offrirci l’ultimo divertimento, ovvero una visita al locale Acquario di Newport. Certo dopo la doppia visita dell’acquario di Genova le aspettative sono alte, ma bisogna pur provare. Prime impressioni. Enorme edificio dalla vaga forma poligonale e compatta dall’esterno. Ma si accede tramite il parcheggio sotterraneo, ovviamente a pagamento. Una sbarra si alza e cerchi un posto libero. Dopo prendi un ascensore o le scale e sali due livelli sopra. Le ante dell’ascensore, sul quale è caduta la nostra scelta, si aprono ma non dell’acquario. Su una sorta di parco chiuso … No, un centro commerciale a cielo aperto. Eh, sanno il fatto loro questi americani! Finalmente, raggiungiamo l’ingresso dell’acquario. Guai provare a pagare noi il conto, con i nostri ospiti è una guerra persa. Entriamo. Prime vasche … inizialmente comincio a pensare che Newport è un piccolo centro e che non c’è molto da attendersi. Poi scorgo un corridoio dove, al posto del soffitto, v’è una vasca … wow! Terminato il corridoio, si susseguono altre vasche, lo spazio touch, ii negozio, la foto d’ingresso … cosa aggiungere? American Dream! No, quello non c’entra. Sanno il fatto loro. Ma il segreto dell’operazione acquario è il suo codice: Goldfish!

venerdì 23 novembre 2018

Vacanze in USA #14

Sul fiume Ohio by boat

Domenica pomeriggio, giusto per tenerci leggeri, ci rechiamo a Newport, località fluviale a poca distanza da Fort Thomas per compiere una piccola crociera in battello. Ora dovete sapere che il fiume, che prende il nome di Ohio, è il confine naturale di due diversi stati, l’Ohio appunto, e il Kentucky, ove risiedono i nostri parenti americani. Bene, il Cincinnati Boat, che parte da Newport e costeggia la costa sul lato del Kentucky, segue per un breve tratto il fiume. Pertanto, la crociera ha luogo a cavallo di due stati differenti, a sinistra l’Ohio, con vista su Cincinnati, a destra il Kentucky.


Ma prima del piacere, il dovere. Dunque, prima di spalare gli ospiti vengono fatti accomodare in plancia per gustare le pietanze della cambusa. Ovviamente, gli interni, come il servizio, pur essendo comunque decenti, sono inferiori al livello sin qui mantenuto. Non è lusso - il tutto mi ricorda il corto d’esordio di Michelino Mouse, pur essendo il battello del 1991 mentre il corto del 1928 - ma mica si può pretendere! Tutto a buffett: si prende quel che si vuole. Ovvero, insalata, salse, crostini di pane, due tipi di pasta, due tipi di secondi e infine, dulcis in fondo, diversi tipi di vera cheesecake americana … wow! Al ritorno, la bilancia chiederà il divorzio, ma pazienza!



Finito il dovere, ecco il piacere. Si sale in coperta, si prende posto su una delle sedie a disposizione e si gode della traversata …



Bye bye America!




venerdì 16 novembre 2018

Vacanze in USA #13

Quanto sei bello, a cavallo del destriero!

Avendo solo in minima parte ricompensato i nostri generosi anfitrioni con una scultura in legno, raffigurante un orso nero con il cartello Welcome, questi ultimi hanno deciso di accontentare mia moglie. Come? Con un bel giro a cavallo! Ya-ahhh! Sei uomini di città in groppa a sei cavalli in un esercizio commerciale a ciò dedito. Una stalla, tanto fetore di cavallo, suolo selciato, un bagno, sei cavalli e sei galoppini. La prima reazione è ‘su quel ronzino, mai!’ Poi vedi che tuo figlio a sei anni è contento in sella al suo cavallo, alto quanto il tuo, e allora prendi coraggio o disperazione. Peraltro, se mia moglie tutta contenta è già in groppa al suo destriero, mica potrò tirarmi indietro no? Inoltre, sono l’ultimo.


I mandriani ci hanno messo in fila ed hanno abbinato i cavalli ai futuri cavalieri. A me è toccato Blossom. Non so se femmina o maschio, ma sa di confortante. Mi ricorda anche una sitcom di molti anni fa. Aiutato dal mandriano, sono seduto sulla sella a due metri da terra … oh mamma! Ma chi me l’ha fatto fare? Dicono che i cavalli conoscono la strada e che noi dobbiamo solo tenerci saldi alla sella … e chi la molla? Manco il tempo di prendere fiato che la colonna si muove. Wow!


Il sentiero si snoda per la foresta, ora in salita ora in discesa, con alcuni attraversamenti di fiumi o ruscelli. Talvolta, il fondo è così bagnato che stento a credere Blossom possa avanzare e non restare impantanato/a. Come alla prima curva. ‘ora restiamo affossati qua’, mi dico ma il mio destriero mi stupisce. Ma mentre i quattro cavalli davanti a me seguono la stessa traiettoria, Blossom è autonoma/o e decide di battere un terreno un po’ più asciutto, ora sul bordo del sentiero a precipizio sul burrone ora a strusciarsi sugli alberi Oak della foresta. ‘ma dove vai, Blossom?’, gli/le dico esasperato. Ma lei/lui pare dirmi ‘la so lunga, lasciami fare'. Intanto, devo schivare rami, foglie e gocce d’acqua che scivolano indolenti dai rami superiori. Ogni tanto giungono urla da davanti, ‘attenzione’, ma a cosa? ‘tenetevi forte’, ma perché? ‘schiena in avanti’, cosa? ‘schiena indietro’, se torno sano e salvo … il tempo pare non passare mai. Ricomincia a piovere. Povero me! Ad un certo punto, mi si sono appannati gli occhiali, why always me? Mi prude il naso, con la mano sinistra cingo forte la sella e tengo le redini mentre mi gratto il naso. Oppure, mi aggiusto gli occhiali sul naso. Blossom mi dà uno scossone ed io ‘ohhh, buono - ho usato il neutro, si sarà offeso/a? - Blossom! Fai il bravo cavallino’. Dietro di me, mio suocero parla con il suo cavallo. Servirà? Nel dubbio, comincio a farlo anch’io. ‘piano, Blossom’, ‘attento, Blossom’, ‘bravo cavallino’ … insomma, ho capito cosa significhi dire ‘sussurrare ai cavalli’. Salita, discesa, curva, tornante, rami sporgenti dal terreno, sassi scoscesi, pozzanghere d’acqua fangosa, escrementi di cavallo, unghiate d’orso sulla corteccia degli alberi. Il tour pare non finire mai. Certo mica si corre lungo lo stretto e disagevole sentiero tra i boschi, ma è la mia prima volta. Ogni tanto scorgo in lontananza e tra le fronde avanti a me la figura in rosso, per via della giacca, di mio figlio, serio, erto e sereno in groppa al suo cavallo apri fila ed allora mi faccio coraggio, ‘bravo Blossom, ora piano, ora forte, ora frena’. Lui/lei a volte sembra obbedire, a volte continua ad andare per la sua strada. Il cavallo davanti a me, sul quale siede mia suocera, ogni tanto si ferma e si mette a brucare l’erba sul selciato. Oh bella! ‘E se si mette a farlo anche Blossom?”. Per fortuna, non l’ha fatto. Placido/a placido/a ha proseguito la sua passeggiata. Improvvisamente, il mandriano alla testa della colonna emette un urlo incomprensibile e i cavalli si fermano. Perché? Siamo in mezzo al nulla! Finisce qui il tour? Ora vedo il cavallo davanti a me che orina in mezzo al sentiero. Poi ci avrebbero spiegato che i cavalli dovevano fare la pipì. Wow! Ricomincia la marcia, up & down. Ovviamente, quando Blossom attraversa i corsi d’acqua o le pozze particolarmente ampie, gli schizzi arrivano ovunque e tu preghi che sia solo fango di foreste d’Oak, e nient’altro. Ad un certo punto, mi fa male il rene sinistro, ‘sarà stato lo sforzo per salire in groppa’, mi dico ma intanto nel bel mezzo di nulla mica posso fermarmi o scendere, ‘E chi mi aiuterebbe a farlo?’. Incurante del dolore, vado avanti, bevo l’amaro calice e resisto. ‘Certo che se mi vedessero i miei alunni …’, per fortuna non accadrà! Intanto, però, ancora non si vede l’arrivo. Mi pare di girare intorno ma il sentiero è sempre diverso, pur essendo simile. ‘ma quando finisce?’, comincio a ripetete sempre più frequentemente, scatenando le ire funeste di mia moglie, due cavalli più avanti ed entusiasta del giro a cavallo. ‘chi doveva dirlo che a 38 anni suonati sarei andato a cavallo per la prima volta in vita mia in USA?’, ma solo la foresta presta attenzione ai miei vaneggiamenti. Ogni tanto il mandriano lancia urla improvvise oltre che inspiegabili. Dev’essere così che si fa in America! Altra salita, altra discesa, curva a destra, curva a sinistra … ‘bello, ma dieci minuti erano più che sufficienti!’, nessuno presta attenzione al mio delirio. Improvvisamente, proprio quando medito di gettarmi giù dal cavallo, la luce: mia moglie si volta e fa ‘siamo arrivati’. Ed è vero.


Ultime foto, parte del service, ovviamente a pagamento a parte - l’ho già detto ‘gli affari sono affari? - E sono giù. Solo non capisco… perché cammino con le gambe divaricate? Ah sì, mi sento proprio un cowboy! Ya-ahhh! Giorno de: anche il prof nel suo piccolo cavalca!


Il prof a cavallo

domenica 11 novembre 2018

Un odio teutonico

Setting: corso sul Digital Story Telling
Argomento: Schopenhauer


Bene, ed ora? Aspetta … niente panico … dunque, cosa possiamo fare? Ma certo!
Imbastiamo un racconto con l'odio tra i due come filo conduttore!
La storia si scrive praticamente da sola!


Di seguito il mio primo tentativo di Story Telling.


Non siate troppo critici, mi raccomando!


In fondo, sono soltanto un docente della vituperata scuola pubblica italiana (e non Alberto Angela)!


venerdì 9 novembre 2018

Vacanze in USA #12

The Magician

Il locale dove ha sede lo show è situato nei pressi del …. Un edificio costruito a testa in giù! Letteralmente! Pavimento in  su e tetto conficcato nel terreno. Appena entri, a destra trovi la biglietteria, davanti il bar con il pop corn, il pretzel e le bevande e a sinistra la cassa … già, una cassa perché tutto l’androne pullula di banconi ed espositori di felpe, magneti, profumi, peluches e altro ed una cassa servirà per poter acquistare questi articoli. Non trovate? A proposito, mia moglie è andata in bagno e nel dispenser del sapone per le mani ha trovato uno scrab al cocco. Terminato il tutto, un cartello l’ha avvisata che lo stesso prodotto si può trovare al negozio… magia del marketing!


Prima di entrare in sala, foto di rito. Finalmente, accediamo in sala, uno spazioso locale tipo cinema con comode poltroncine. Ovviamente, c’è un tizio che va avanti e indietro con una cassetta piena di tubi fluorescenti, a pagamento s’intende. E mio figli ha avuto l’ennesimo gadget! Ovviamente, grazie ai nostri generosissimi anfitrioni! Mentre attendiamo lo show, una carina ragazzina porta sorridente la nostra foto già sviluppata e incorniciata… stavolta, è stranamente, la rimandiamo a mani vuote. Try again! Poi però l’abbiamo ritrovata come ballerina all’interno dello spettacolo. Già, lo spettacolo … il Magician Darren Romeo fa la sua comparsa ed è subito show! Altro che i nostri prestigiatori! Questo canta, balla, intrattiene il pubblico direttamente e vola! Sì, vola, sul palco e sul pubblico!!! Magnifico! Ne valeva davvero la pena! I nostri ospiti la sanno lunga e vogliono per non solo il meglio di Pidgeon Forge! Trucchi eccezionali e resa ottimale! Silvan è un dilettante al confronto. Ma si tratta di due tipologie diverse di spettacolo, qui in USA lo show è a tutto tondo, sul palco, in platea, il mago perla, canta, balla, vola, incanta, inganna … forse potremmo imparare qualcosa, if we prefer. Su quel palco abbiamo visto comparire un’oca, una tigre bianca, un cavallo, una lince, vari bambini e adulti guest star dello spettacolo. Momenti di ilarità si sono accompagnati a momenti di mero stupore per la resa scenica o illusionista dei trucchi. Non un semplice mago e qualcosa più dell’illusionista, Darren Romeo si è anche esibito in virtuosismi canori e di ballo, profondendosi anche in momenti di imitazione di cantanti e personaggi della cultura americana.


Tornerò presto a provare gli spettacoli di Romeo.



Stay tuned. Forthcoming: nella prossima puntata, il prof a cavallo! Si, avete letto bene, a cavallo, in perfetto stile cavallerizzo dei boschi.


Ya-haaa

sabato 3 novembre 2018

Vacanze in USA #11

Al Vecchio Mulino

L’Old Mill è un ristorante che riproduce un antico mulino ad acqua, impegnato nella macinazione del granturco. Struttura in legno con cucina tipicamente americana. Porzioni generose e cura costante nel garantire il pieno dei bicchieri per la bevanda scelta (acqua, coke, tea, and so on). Personalmente, ho preso una porzione di tacchino cucinato come per il Thanksgiving, accompagnato da una patata dolce, davvero delicious, salsa ai mirtilli. Ma prima abbiamo consumato una zuppa d’avena, leggermente piccante, del pane d’avere accompagnato da butter, e insalata italiana, condita con salsa all’aceto.


Magnifico!

E Siccome during queste vacanze americane stiamo facendo la dieta, ma non quella dimagrante, non poteva mancare il dolce … yummi!!! Ed ecco una porzione di gelato al mirtillo … no comment! Infine, veramente digiuni, abbiamo abbandonato la nostra posizione e salutato il locale. Ora capisco perché è sempre colmo di gente e come mai l’americano medio ha dimensioni large! Una curiosità prima di completare. Alcuni negozi attorno al Vecchio Mulino, una rivendita di ceramiche Home Made, e un negozio di articoli casalinghi, offrono al cliente degli articoli griffati ‘Old Mill’ … coincidenza? O forse  business? Noi italiani abbiamo ancora da imparare su come si crea e si sviluppa un ‘brand’! Poi ci sarebbe pure da imparare sulle patate dolci, ma questo sarebbe solamente un mio capriccio.


La notte ho dormito, nonostante la sazietà e nonostante il fiume adiacente alla baita ingrossato per la giornata di pioggia e che non cantava più dolcemente, ma urlava come un soprano infuriato. O giù di lì!



Stay tuned, domani ci attende lo spettacolo di magia!