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giovedì 15 gennaio 2015

Il filo di seta ...




"Io, se solo sapessi cos'è, cosa c'è dietro a quell'ombra,
a quella paura
che ti fa cambiare faccia
e fa dire quello che non si pensa.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e andrò a cercarlo adesso.

Io, se solo sapessi dov'è,
dove ho perso la mia pazienza
e lasciato la speranza
per trovare indifferenza, freddo e apparenza.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e andrò a cercarlo adesso.

Come, non so se ho capito bene
tu non vuoi venire a cercare insieme
a cercare insieme, insieme, insieme.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e vado a cercarlo adesso.

Io, se solo sapessi dov'è,
dove ho perso tutto il coraggio,
la grazia che ho imparato,
l'amore che avevo dentro.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e vado a cercarlo
senza paura"

mercoledì 7 gennaio 2015

Quelli nella notte ...








"Ragazzine vestite da modelle tacchi a spillo e sguardo da star
rifiutano sempre perché sono belle
e restano sole al banco del bar.
Le copie si baciano come nei film
poi si tradiscono dopo un'ora
"Ma perché lei va con quello lì"
dice l'uomo solo col cuore in gola.
In questo regno dove tutto è permesso
lasciati andare e vedrai
che anche se non cambia niente è lo stesso
tu ti divertirai
Nella notte
un ritmo che ti prende
nella notte
ti sembra di volare
nella notte
che batte, batte, batte
e che ti porta via lontano.
Tu sei carina bevi qualcosa
quasi sicuro lei non verrà
sei qui da sola ti porto a casa
no mi accompagna quel biondo là.
Loro vanno in discoteca solo per ballare
poi passano le ore appoggiati a un muro
abbronzati come vecchi lupi di mare
bicchiere sempre in mano e sguardo da duro.
In questo regno dove tutto è permesso
lasciati andare e vedrai
che anche se non cambia niente è lo stesso
tu ti divertirai
Nella notte
un ritmo che ti prende
nella notte
ti sembra di volare
nella notte
che batte, batte, batte
e che ti porta via lontano.
Uomini con macchine lunghe e costose
per alcuni una carta d'identità
poi però rimangono molto delusi
se la ragazza proprio non ci stà.
Uomini che si raccontano avventure
sanno che nessuno poi ci crederà
giovani donne decise e sicure
scoppieranno in lacrime se lui non verrà.
In questo regno dove tutto è permesso
lasciati andare e vedrai
che anche se non cambia niente è lo stesso
tu ti divertirai
Nella notte
un ritmo che ti prende
nella notte
ti sembra di volare
nella notte
che batte, batte, batte
e che ti porta via lontano.
Nella notte
un ritmo che ti prende
nella notte
ti sembra di volare
nella notte notte notte notte notte ..."

giovedì 30 maggio 2013

I Canto Inferno di Dante

Il Canto I dell'Inferno di Dante recita così:

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti:

A metà della nostra vita, mi ritrovai in un buio bosco perché avevo smarrito la dritta direzione di cammino


Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Ahi com’è difficile ripetere a parole quanto fosse selvaggio e duro e violento questo bosco, il solo ricordarlo rinnova la paura provata!

Tant'è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v' ho scorte. 

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Tanto amaro che la morte lo è solo di più; ma per parlare del bene che vi trovai, parlerò anche delle altre cose che vi vidi.

Io non so ben ridir com'i' v'intrai, tant'era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Non so ben dire come vi entrai, tanto ero confuso a quel punto che la via vera abbandonai.


Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, là dove terminava quella valle che m'avea di paura il cor compunto

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Una volta che giunsi ai piedi di un colle, là dove terminava quella valle che mi aveva riempito il cuore di paura

guardai in alto e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogne calle.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: guardai in alto e vidi dietro che luceva il pianeta che conduce diritto ognuno per il suo cammino. Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Allora si calmò un poco la paura che era durata a lungo in cuore in quella notte passata con tanta agitazione.

[…]

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, una lonza leggera e presta molto, che di pel macolato era coverta;

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: ed ecco, quasi al cominciar della salita, mi si parò davanti una un felino a pelo macchiato e molto veloce. e non mi si partia dinanzi al volto, anzi 'mpediva tanto il mio cammino, ch'i' fui per ritornar più volte vòlto

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: e non si toglieva dal mio volto, anzi m’impediva il cammino tant’è che fui più volte sul punto di tornare indietro. 

[…] 



l'ora del tempo e la dolce stagione; ma non sì che paura non mi desse la vista che m'apparve d'un leone.


In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: le stagioni e il passar del tempo; ma non che non provassi paura alla vista d’un leone.

Questi parea che contra me venisse con la test'alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l'aere ne tremesse

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: questi sembrava che venisse contro di me a testa alta e con fame rabbiosa sì che sembrava quasi che l’aria stesse tremasse. Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fé già viver grame

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: E una lupa, che sembrava carica di tutti i desideri nella sua magrezza, e rende molti poveri. questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza de l'altezza.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: questa mi dette tanta pesantezza con la sola vista da non riuscire più a salire.

[…]

Dante è risospinto in basso dalle tre fiere che gli sbarrano il passaggio.

Quando vidi costui nel gran diserto, «Miserere di me», gridai a lui, «qual che tu sii, od ombra od omo certo!».

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Quando costui nel deserto, gli gridai «Abbi pietà di me, chiunque tu sia, fantasma o uomo!».

Rispuosemi: «Non omo, omo già fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patrïa ambedui.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Mi rispose: «Non sono uomo, lo fui in passato e i miei genitori furono lombardi, ambedue mantovani per nascita».

Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Nacqui sotto Giulio, prima che morisse, e vissi a Roma sotto il buon Augusto al tempo degli dei falsi.

Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d'Anchise che venne di Troia, poi che 'l superbo Ilïón fu combusto.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Fui poeta e cantai di quel giusto figlio di Anchise che venne in Italia da Troia dopo che la superba Troia venne distrutta.

Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?».

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Ma tu perché torni indietro? Perché non Sali il gioioso monte principio e causa di completa gioia?».

«Or se' tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume?», rispuos'io lui con vergognosa fronte.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: «Ora sei tu quel Virgilio?» risposi io con capo chinato. […] Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m' ha fatto onore.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Tu sei il mio maestro e il mio autore preferito, tu sei colui dal quale attinsi lo stile che mi rese famoso.

Vedi la bestia per cu' io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi»

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Vedi la bestia per colpa della quale mi volsi indietro; aiutami da lei, famoso saggio, perché mi fa tremare i nervi e i polsi.

«A te convien tenere altro vïaggio», rispuose, poi che lagrimar mi vide, «se vuo' campar d'esto loco selvaggio;

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: «A te conviene prendere un’altra strada», rispose, dopo che mi vide piangere, «se vuoi uscire vivo da questo luogo selvaggio; 

[…]


Ond'io per lo tuo me' penso e discerno che tu mi segui, e io sarò tua guida, e trarrotti di qui per loco etterno;

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Quindi, ritengo sia meglio che tu mi segui, io sarò la tua guida per questo luogo eterno.

ove udirai le disperate strida, vedrai li antichi spiriti dolenti, ch'a la seconda morte ciascun grida;

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: dove udrai le grida disperate, vedrai gli antichi spiriti sofferenti tanto da invocare ciascuno la seconda morte.

e vederai color che son contenti nel foco, perché speran di venire quando che sia a le beate genti.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: e vedrai color che sono contenti nel fuoco perché sperano di purificarsi al punto da ascendere tra le beate genti.

ché quello imperador che là sù regna, perch'i' fu' ribellante a la sua legge, non vuol che 'n sua città per me si vegna.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: perché quell’Imperatore che regna lassù non vuole che giungano nella Città eterna se furono ribelli alla Sua legge.

In tutte parti impera e quivi regge; quivi è la sua città e l'alto seggio: oh felice colui cu' ivi elegge!».

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: In tutti i luoghi regna e qui regge in prima persona; qui è la sua città e l’alto seggio: oh beato colui che vi designa.

E io a lui: «Poeta, io ti richeggio per quello Dio che tu non conoscesti, acciò ch'io fugga questo male e peggio, 

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: E io a lui: «Poeta, io ti seguo per quel Dio che non conosceti affinché fugga questa sofferenza e la possibile dannazione futura.


che tu mi meni là dov'or dicesti, sì ch'io veggia la porta di san Pietro e color cui tu fai cotanto mesti».

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: che tu mi conduca là dove ora dicesti, affinché io veda la porta di San Pietro e coloro che tu descrivi tanto mesti. Allor si mosse, e io li tenni dietro.

In italiano corrente, i versi diventano i seguenti: Allora si mosse e io lo seguii.



(immagine tratta da: http://www.vincastro.it/images/presentazione2.jpg)







Alessandro Pizzo

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