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martedì 20 maggio 2014

Idea soggiacente all'approccio delle capacità ...




"l’idea intuitiva che sta dietro alla mia versione dell’approccio delle capacità è duplice: anzitutto, che alcune funzioni umane sono particolarmente essenziali per la vita umana, nel senso che la loro presenza o assenza è contrassegno caratteristico della presenza o assenza della vita umana. In secondo luogo […] che una vita la quale sia stata così impoverita da non essere degna di un essere umano, sia una vita che si continua a vivere più o meno come farebbe un animale, dal momento che non si è capaci di sviluppare e di esercitare le proprie facoltà umane"



(M. C. Nussbaum, «Mi trovai bella come una mente libera»: libertà delle donne e giustiza, in M. C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana. Da individui a persone, Il Mulino, Bologna, 2012, p. 73)

martedì 6 maggio 2014

Ingiustizia



"l’idea intuitiva che sta dietro alla mia versione dell’approccio delle capacità è duplice: anzitutto, che alcune funzioni umane sono particolarmente essenziali per la vita umana, nel senso che la loro presenza o assenza è contrassegno caratteristico della presenza o assenza della vita umana. In secondo luogo […] che una vita la quale sia stata così impoverita da non essere degna di un essere umano, sia una vita che si continua a vivere più o meno come farebbe un animale, dal momento che non si è capaci di sviluppare e di esercitare le proprie facoltà umane"



(M. C. Nussbaum, «Mi trovai bella come una mente libera»: libertà delle donne e giustiza, in M. C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana. Da individui a persone, Il Mulino, Bologna, 2012, p. 73)


Ingiustizia di dice in molti modi, impoverire la vita umana sino al punto di farla regredire ad una una mera sussistenza animale è uno di questi.

venerdì 31 gennaio 2014

Fine della storia?

"Più che sulla fine della storia, dunque, dovremmo piuttosto interrogarci sulla "fine della geografia", e chiederci quale senso possa ancora avere l'antica indicazione del "finis terrae""

(S. Rodotà, Il diritto di avere diritti, Laterza, Roma - Bari, 2012, p. 22)

Lungo il difficile transito della società-mondo, è terminata la storia, come incessante procedere vero il progresso, oppure è terminata la geografia, come perimetro territoriale alle esistenze dei soggetti?

E quali le conseguenze, in primo luogo, sulle persone stesse?


(immagine tratta da: http://www.mantovacontrocanto.eu/Public/image/persone_arancione_1.jpg)