"La parola
della poesia è irrazionale, poiché disfa tale violenza, tale ingiustizia
violenta dell’esistente. Non accetta la scissione che l’essere significa dentro
e sopra l’inesauribile e oscura ricchezza della possibilità. Vuole fissare
l’inesprimibile volendo dar forma a ciò che non l’ha conseguita: al fantasma,
all’ombra, alla fantasticheria, al delirio stesso. Parola irrazionale, che non
neppure combattuto la chiara, definita e definitrice parola della ragione. Di
quale delle due sarà la vittoria?"
(Zambrano, Filosofia e poesia, p. 125)
A chi legge l'ultima, l'ultimissima, la provvisoria parola sull'eterna contesa tra la filosofia e la poesia.
E questo nonostante l'ammirevole opera di Zambrano in direzione di una terza via in mezzo agli opposti fanatismi ...
(url: http://www.apriti-cielo.it/wp-content/uploads/2016/01/Maria-Zambrano.jpg)
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