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venerdì 14 dicembre 2018

Homer, filosofo #2


“A differenza di altre forme letterarie, le opere narrative sono strutturate in modo da incoraggiare i lettori o il pubblico a proiettarsi con l’immaginazione in ciò che viene raccontato. Veniamo trasportati nei mondi che vengono creati e incoraggiati non solo a prendere parte alle azioni descritte, ma anche a identificarci con i personaggi. Questo coinvolgimento produce effetti euristici unici […] Stimolando l’identificazione attraverso l’immaginazione, la narrativa ci offre “il senso di ciò che si prova a sentire, vedere e vivere in un determinato mondo”. Grazie a questa identificazione è possibile raggiungere una comprensione maggiore”

(J. Mcmahon, La funzione della narrativa: il valore euristico di Homer, in W. Irwin – M. T. Conard – A. J. Skoble, I Simpson e la filosofia, Isbn Edizioni, Milano, 2005, p. 249)




(url: https://pictures.abebooks.com/PRIMEEDIZIONI/20690074030_2.jpg)

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