Bonus!
Avevo dimenticato la curiosa Arca in America ... Rimedio subito con questo ultimo post sulle nostre vacanze in USA!
Una strana Arca …
Una domenica mattina quattro americani ci hanno ficcato su due auto e portati on the road in una oscura località distante alcune ore di viaggio. La meta? The Ark of Noah! Non ne avevo mai sentito parlare, mia moglie ricorda una qualche puntata di Angela figlio sull'argomento, ma eccoci qua. Migliaia d8 visitatori, intere comunità parrocchiali o spirituali con tanto di maglietta personalizzata, famiglie Amish, coppie di esaltati con indosso messaggi spiritual … il personale è tutto uguale, sembra stampato in serie ma a me ricordano i personaggi della Casa nella prateria, eccezion fatta per il colore turchese acceso. E poi mi chiedo come possa essere organizzato un parco divertimenti a tema Arca di Noè. Lentamente, ci caricano dalla biglietteria su dei bus e ci conducono all'installazione vera e propria. Dieci - quindici minuti. Finally, l'enorme edificio in cemento si staglia davanti a noi. Non vedo giostre. Saranno tutte dentro? Intanto, anche se senza fretta, entriamo. Parco divertimenti? No, vorrebbe essere una ricostruzione realistica dell'arca. Lo spazio interno è quasi interamente occupato dalle gabbie con gli animali… la lucertola, l'orso, il dinosauro, … il dinosauro? Cosa? Centinaia di gabbie con dinosauri sconosciuti … cioè Noè avrebbe salvato dal Diluvio coppie di dinosauri? Sarà uno scherzo … E invece no! Dopo le prime foto, lascio perdere. Il tour prosegue, ma diventa sempre più imbarazzante. Pannelli ti raccontano che il mondo ha cinquemila anni e che il global warming è un'esigenza scientifica non suffragata… ok … inoltre scopro che Noè aveva le carte nautiche e che sedevano su tappeti intrecciati … carte … nautiche! Ogni piano presenta delle piccole proiezioni di strane clip accompagnate da urla entusiastiche dei visitatori … ok, l'uscita? Finalmente fuori, il retro è occupato da ristoranti, gelaterie e negozi, come nella migliore tradizione americana ma anche da un piccolo zoo. E qui mia moglie è mio figlio decidono, sotto una canicola insopportabile, di fare un giro sul dromedario. Mentre in lontananza prendiamo congedo dalla bizzarra arca americana, guardo la linea regolare della sagoma della nave e non posso che pensare a Star Trek. D'altra parte, la forma esterna potrebbe benissimo andare bene anche per una nave spaziale. D'altro canto, per gli autori del sito, l'arca doveva essere autosufficiente, producendo da sé il cibo e consentendo lo smaltimentodei rifiuti. Noè. La stazione orbitale!
The Ark
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