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domenica 10 settembre 2017

giovedì 31 marzo 2016

Uomo di ogni tempo



Tratto da "Uomo del mio tempo" di S. Quasimodo







"Sei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo. 
Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore"

martedì 28 gennaio 2014

Considerate se questo è un uomo ...

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case


Voi che trovate tornando a sera


Il cibo caldo e visi amici


Considerate se questo è un uomo


Che lavora nel fango


Che non conosce pace


Che lotta per mezzo pane


Che muore per un sì o per un no


Considerate se questa è una donna


Senza capelli e senza nome


Senza più forza di ricordare


Vuoti gli occhi e freddo il grembo


Come una rana d’inverno


Meditate che questo è stato


Vi comando queste parole


Scolpitele nel vostro cuore


Stando in casa andando per via


Coricandovi alzandovi


Ripetetele ai vostri figli


O vi si sfaccia la casa


La malattia vi impedisca


I vostri nati torcano il viso da voi

(P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 2005, p. 7)



Parole e memorie da ricordare a tutti quegli stupidi ed utili idioti che sprecano risorse nel tentativo, vano, di negare quel che accadde.