“gli
ebrei debbono portare la stella giudaica. Gli ebrei debbono
consegnare le biciclette. Gli ebrei non possono salire in tram, gli
ebrei non possono più andare in auto. Gli ebrei non possono fare
acquisti che fra le tre e le cinque, e soltanto dove sta scritto
“bottega ebraica”. Gli ebrei dopo le otto di sera non possono
essere per strada, né trattenersi nel loro giardino o in quello di
conoscenti. Gli ebrei non possono andare a teatro, al cinema o in
altri luoghi di divertimento, gli ebrei non possono praticare sport
all’aperto (…) Gli ebrei non possono nemmeno andare a casa di
cristiani. Gli ebrei debbono studiare soltanto nelle scuole ebraiche
(…) così trascorreva la nostra piccola vita, e questo non si
poteva e quello non si poteva”.
Con la sua ingenuità, Anna
aggiunge “La nostra libertà è dunque assai ridotta, ma si può
ancora resistere”.
(A.
Frank, Il diario di Anna Frank, Mondatori, Milano,
1986, p. 20)
Nessun commento:
Posta un commento
Se desideri commentare un mio post, ti prego, sii rispettoso dell'altrui pensiero e non lasciarti andare alla verve polemica per il semplice fatto che il web 2.0 rimuove la limitazione del confronto vis-a-vi, disinibendo così la facile tentazione all'insulto verace! Posso fidarmi di te?