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venerdì 3 aprile 2015

Profili della scuola di oggi ... 4

"La scuola viene così vista sotto due aspetti: in primo luogo come organizzazione dello Stato, e, quindi, il capo di istituto è un funzionario dello Stato, è un terminale della gerarchia che dal centro, il Ministero, passa per gli organi periferici (regionali e provinciali) dell’amministrazione, per finire nella scuola. In secondo luogo, la scuola viene vista come formazione sociale, come comunità democratica ‘curata’ da un corpo professionale, gli insegnanti e il capo di istituto, quindi, è il primus inter pares degli educatori. È solo in seguito alla riforma dell’autonomia che il capo di istituto diviene dirigente dello Stato come gli altri dirigenti pubblici"

(R. Serpieri, Senza leadership: la costruzione del dirigente scolastico. Dirigenti e autonomia nella scuola italiana, Franco Angeli, Milano, 2012, pp. 30 – 31)

L'annosa questione degli ultimi decenni: il dirigente scolastico è uno school manager, un capo ufficio, un educatore un po' più in alto di tutti gli altri o solamente un gestore delle risorse umane e materiali concessegli?

Non possiamo saperlo, ne conosciamo, ed esperiamo, sovente nostro malgrado, la discrezionalità operativa e gestionale della sua funzione, certamente di grado superiore alla nostra!



(url immagine: http://www.simulazione.net/wp-content/uploads/2011/03/dirigente_scolastico.jpg)


lunedì 23 marzo 2015

Profili della scuola di oggi ... 3

"Sono trascorsi ormai più di dieci anni dall’avvio dell’autonomia scolastica nel nostro paese. Dopo l’approvazione della legge 59/1997, il regolamento che ha concretamente definito le caratteristiche dell’autonomia è stato approvato con D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 e dal 1° settembre 2000 tutte le istituzioni scolastiche italiane si sono fregiate di una propria ‘personalità giuridica’. I presidi e i direttori didattici hanno acquisito la qualifica dirigenziale mentre ogni scuola si è impegnata a elaborare un proprio Piano dell’Offerta Formativa (POF). Alcuni nodi aggiuntivi sono stati annualmente messi a disposizione dei bilanci (legge 440/1997) ed è stato incentivato un approccio sperimentale all’autonomia didattica e organizzativa (d. lgs, 234/2000). Resta però l’impressione di una ‘falsa partenza’: da un lato si è immaginata un’autonomia di tipo ‘istituzionale’, come se le scuole fossero nuove entità originarie, completamente svincolate dall’appartenenza allo Stato e alla sua amministrazione, dall’altro lato sono continuate le tradizionali consuetudini di minuta dipendenza dell’organizzazione della scuola italiana dagli input ministeriali"

(G. Cerini, Premessa: dieci anni di speranze, in G. Cerini (cur.), Il nuovo dirigente scolastico tra leadership e management, Maggioli, 2010, p.71)

Come si evolve e si complica la scuola italiana ...

Ma non ne faccio (solamente) una colpa dei decisori politici: è tutto il globo che nel frattempo si è evoluto, involuto e complicato. Come avrebbe potuto la scuola arroccarsi in maniera arrogante dentro la sua torre d'avorio? Non ha potuto.

Quel che non va, però, è l'insediamento stanziale nel perimetro scolastico, e della sua gestione, di fauna umana parassitaria e/o in cerca di fortuna ...

Ai guasti arrecati da quest'ultima all'ecosistema scolastico nulla abbiamo potuto, nulla possiamo allo stato attuale, e, verosimilmente, nulla potremo anche in futuro ...


(url immagine: http://www.educationduepuntozero.it/Politiche_scolastiche/Ministero/ministeri/2010/01/13/img/cerini5_big.jpg)


E' la scuola di oggi, bellezza, e non puoi farci proprio nulla!

giovedì 19 marzo 2015

Profili della scuola di oggi ... 2

"L’autonomia delle istituzioni scolastiche, in definitiva, non è un fine, ma una condizione per migliorare la qualità del servizio che si eroga agli alunni, ai docenti, ai genitori. La progettualità della scuola dovrà, allora, rappresentare modalità concrete di avvicinare il luogo dei bisogni a quello delle risposte e l’area dei problemi a quella delle decisioni. Il POF costituisce lo strumento di definizione e di comunicazione di queste istanze"

(N. Capaldo – L. Rondanini, Manuale per dirigenti scolastici. Gestire ed organizzare la scuola, Erickson, Trento, 2011, p. 421)



(url immagine: http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRmVA2EpJgsq1SlEB1GewecqOno7LOgFYB18mZu5AEx9-ZGOLEt)

Come a dire: il servizio è funzionale ai desiderata della committenza, qualunque essa sia nello specifico ...