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sabato 8 febbraio 2014

Bisogni educativi speciali ...

"Faccio un sogno. Non un sogno d'infanzia, un sogno di oggi, mentre scrivo questo libro. Subito dopo il capitolo precedente, per essere precisi. Sono seduto, in pigiama, sul bordo del letto. Grossi numeri di plastica, come quelli con cui giocano i bambini sono sparpagliati sul tappeto, davanti a me. Devo “mettere in ordine i numeri”. È questa la consegna. L'operazione mi sembra facile, sono contento. Mi chino e tendo le braccia verso i numeri. E mi accorgo che le mie mani sono sparite. Non ci sono più mani in fondo al mio pigiama. Le maniche sono vuote. A gettarmi nel panico non è la scomparsa delle mani, è il fatto di non potere raggiungere quei numeri per metterli in ordine. Cosa che sarei stato in grado di fare"

(D. Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli, Milano, 20085, p. 24)


(immagine tratta da: http://www.fashionlife.it/wp-content/uploads/2010/07/pennac.jpg)

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giovedì 6 febbraio 2014

Internet ci rende stupidi?

"La disabilità è la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale"

(da: http://it.wikipedia.org/wiki/Disabilit%C3%A0)


Non amo wikipedia, per ragioni attinenti in misura maggiore allo stile prescelto e alla maniera di esporre i contenuti.

Amo wikipedia, per ragioni attinenti in misura maggiore alle possibilità insight di farsi un'idea di massima dei temi, un'infarinatura approssimativa e da approfondire altrove.

Siccome sto sviluppando un certo discorso filosofico sull'handicap, ho deciso di consultare la posizione di wikipedia sull'argomento.

Voce sicuramente dettagliata, ma riduttiva, come molte cose su internet, anche per limiti propri al mezzo.

Ora, la disabilità è certamente questo, ma certo non solo.

Ed una volta che ci siamo fatti un'idea di massima, è il caso di approfondire su altre fonti, e su altri media, l'argomento stesso.

Come spesso accade, internet ci dà solo l'illusione della conoscenza, per non dire della cultura, ma non ci dà nemmeno un congruo numero di informazioni sufficienti a conoscere in maniera adeguata un argomento.

Internet ci illude, non dandoci proprio nulla in termini di acquisto conoscitivo.

Per questo motivo, ma certo non solo, dovrò documentarmi altrove sulla disabilità.

Non ci rende stupidi, ma sicuramente molto più pigri e non riflessivi.

sabato 1 febbraio 2014

Auschwitz

Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino, 

passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....


Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento 

nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...


Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio: 

è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...


Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello 

eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...


Ancora tuona il cannone, ancora non è contento 

di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...


Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare 

a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...


Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare 

a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...

(Guccini, Auschwitz)