"San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d'un pianto di stelle lo innondi
quest'atomo opaco del Male!"
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martedì 9 agosto 2016
10 agosto
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giovedì 4 agosto 2016
Inferenze ...
"La regola che un imperativo non può figurare nella conclusione di
un’inferenza valida, a meno che non vi sia almeno un imperativo nelle premesse,
può trovare conferma in considerazioni logiche generali […] nulla può figurare
nella conclusione di un’inferenza deduttiva valida che non sia implicito nella
congiunzione delle premesse i forza del loro significato.
Di conseguenza, se nella conclusione c’è un imperativo, non solo nelle premesse
deve figurare un qualche imperativo, ma deve esservi implicito proprio
quell’imperativo"
(R. M. Hare, Il linguaggio della morale, Ubaldini, Roma, 1968, p. 40)
Parole chiare.
Parole fraintese.
Parole oscure.
Parole misteriose.
Parole oscene.
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lunedì 1 agosto 2016
Nussbaum # 3
“La verifica logica degli argomenti è alla base della cultura politica democratica. La causa per cui in politica ci si fa torto reciprocamente è spesso l’uso di argomentazioni scorrette […] La verifica logica permette di chiarire questi ragionamenti confusi e di smascherare i pregiudizi che si travestono da ragioni. Non servirsi della verifica logica significherebbe rinunciare a uno dei più potenti strumenti che abbiamo per contrastare gli abusi del potere politico. Anche se la logica non ci aiuterà ad amarci di più, potrà comunque impedirci di fingere di essere in possesso di argomentazioni che giustifichino il nostro rifiuto di amare”
M. C. Nussbaum, Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo, l’educazione contemporanea, Carocci, Roma, 2006, p. 53
Ritengo che aggiungere altro sarebbe irritante oltre che del tutto superfluo.
Quanto c'era da dire, l'ha già detto la Nostra.
A noi soltanto una questione, la seguente: se così è, come mai il nostro mondo politico reale è tutto fuorché prossimo al mondo politico ideale?
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