Cerca nel blog

martedì 31 dicembre 2013

Un sogno ... di normalità



"Faccio un sogno. Non un sogno d'infan­zia, un sogno di oggi, mentre scrivo que­sto libro. Subito dopo il capitolo prece­dente, per essere precisi. Sono seduto, in pigiama, sul bordo del letto. Grossi nume­ri di plastica, come quelli con cui giocano i bambini sono sparpagliati sul tappeto, davanti a me. Devo “mettere in ordine i numeri”. È questa la consegna. L'opera­zione mi sembra facile, sono contento. Mi chino e tendo le braccia verso i numeri. E mi accorgo che le mie mani sono sparite. Non ci sono più mani in fondo al mio pi­giama. Le maniche sono vuote. A gettarmi nel panico non è la scomparsa delle mani, è il fatto di non potere raggiungere quei numeri per metterli in ordine. Cosa che sarei stato in grado di fare"



(D. Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli, Milano, 20085, p. 24)


Ecco, quando si parla di disabilità, forse, bisognerebbe prestare attenzione anche all'altra parte del medesimo sguardo ... 

... a cosa significhi vedere il mondo dalla prospettiva del disabile ... 


.... per scorgere così la medesima umanità che, altrimenti, diviene solamente una parolina, una garbata quanto asettica formulazione linguistica, un impersonale riferirsi a non meglio precisate entità ...

sabato 28 dicembre 2013

Deontik renaissance ...

la logica abbia un'estensione maggiore rispetto al dominio della verità”

(A. Marturano, Il “Dilemma di Jørgensen, Roma, Aracne, p. 147)

Proprio così?

Siamo davvero sicuri che le cose stiano in questi termini?

Non sono proprio possibili alternative valide?

Questioni deontiche in corso ...



(immagine tratta da: http://www.tuobra.unam.mx/publicadas/05070719003708.png)

venerdì 27 dicembre 2013

Aristotele deontico

"l'espressione: ciò che deve essere, ha infatti un duplice significato. Noi indichiamo con essa sia ciò che è necessario […] sia quanto è bene"

(Aristotele, Confutazioni sofistiche, in Aristotele, Organon, Adelphi, Milano, 2003, p. 651)

Ambiguità deontiche ante - litteram.

La costitutiva ambiguità delle formulazioni deontiche prima di von Wright.

Problema: come possiamo distinguere nettamente tra uso descrittivo ed uso prescrittivo delle medesime proposizioni che fanno uso di nozioni normative?