Etimologia del nome…
Se la toponomastica di Marsala ha una curiosa storia, certamente lo stesso può dirsi dell’etimologia del suo stesso nome. Ancora una volta abbiamo una dimostrazione concreta del peso del passato nella nostra vita attuale, eredità genealogiche che non cessano mai di esercitare la loro influenza. Ed ancora una volta il passato affonda nelle origini puniche della città.
Secondo gli storici l’insediamento originario della città deriva il proprio nome da una sorgente che, nel IV sec. a. C., ancora esisteva sull’estremità occidentale della Sicilia e che consentì all’epoca ai fenici, fuggiti dalle rovine dell’isola di Mozia, di rifugiarsi sulla terraferma. Questa sorgente si chiamava Lilybeo, secondo Diodoro Siculo.
Tuttavia, la storia del nome urbano si perde da questo momento in poi nelle nebbie e nelle sabbie mobili del mito. Infatti, a prescindere dall’oggettiva difficoltà di individuare oggi l’esatta ubicazione di tale sorgente (a detta di alcuni dove si trova oggi l’antro della Sibilla, sotto la Chiesa di San Giovanni, in località Capo Boeo e Parco Archeologico), gli storici che si sono susseguiti sono andati alla ricerca di un’origine geografica del nome della città. Così, si è tentato di far derivare il termine Lilybeo dalla posizione della città: ad Libiam, sul promontorio che guarda in direzione della Libia (anche se questo, a dirla tutta, è un po’ generico dato che dal Boeo al massimo si guarda verso la Tunisia). Secondo Bochart, poi, l’origine del nome sarebbe semitica in quanto i fenici, osservando che il promontorio guardava verso la Libia, lo chiamarono nella loro lingua Lelub, “verso la Libia”. Che fosse o meno la Libia, o il Continente Africano in senso lato, resta il fatto che il nome stesso della città resta fortemente ancorato alla sua storia, fenici, greci, romani, arabi. Infatti, passando di dominazione in dominazione, di lingua in lingua, da cultura a cultura, da Lilybeo si giunge infine nel 1040 a Marsa ‘Alî, Porto di Alí (e non di Allah, come comunemente, ed erroneamente, si crede), da cui deriva l’odierno nome Marsala.
Certo sarebbe bene approfondire il discorso, dato che in poche battute si è passati dal IV sec. a. C. all’XI sec. d. C., ma questo non potrebbe certo competere ad un blog. In fin dei conti, sarebbe un po’ chiedere troppo.
Abbiamo compiuto un salto che, comunque, non annulla l’eccezionalità del sostrato culturale della storia della nostra città e che sarebbe bene, da parte nostra, conoscere.
(Le fonti sono tratte dal pregevole quanto importante volume G. Alagna, Marsala, la storia, le testimonianze, Sigma, Palermo, 1999)
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