"Prima ancora che il mondo esistesse, nel caos primordiale, c’era soltanto un’aria oscura e ventosa, un soffio d’aria turbinosa che innamoratosi dei propri principi diede inizio a tutta la creazione – riportava Filone intorno agli istanti primi della genesi dell’universo, una risposta antropologica ai primi interrogativi umani sulla propria origine.
Abitarono poi anche i Fenici tutte le coste della Sicilia, avendo occupato i promontori sul mare e le isolette vicine, a causa del commercio con i Siculi. Ma quando poi gli Elleni in gran numero vi giunsero per mare, lasciata la maggior parte (dell’isola) abitarono a Mozia, Soloenta e Panormo – così scriveva Tucidide, riferendosi ad un passato mai del tutto tale, ad un passato cioè che continua a parlarci anche adesso; un passato, forse, ancora presente, tinto di un colore forte, intenso, un rosso vivo, un rosso da murice".
Bello? Chissà! Al lettore l'onore, quanto l'onere, di gustarlo e, se il caso, di apprezzarlo. A me solo l'onere di mettere in forma un'ispirazione ....
Che dire ancora? Beh, a parte "buona lettura!", ancora che si tratta di un presente per così dire murex.
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