C'è un momento in cui il docente vessato si alza e avanza proposte.
Questo è, forse, anche il "mio" momento ma, come mio solito, avanzerò delle proposte poco serie nel senso che non ci scommetto sopra nemmeno un soldo bucato. Come mai? Perché è giusto così ...
Veniamo alla lista delle proposte (per migliorare la qualità dell'istruzione):
1. orario a 18 ore settimanali per ogni ordine di scuola;
2. raddoppio dello stipendio attuale per i docenti di infanzia e primaria;
3. aumento medio di 500 - 700 € netti al mese per i docenti di tutti gli altri ordini di scuola;
4. ore settimanali di preparazione di prove, correzione, aggiornamento personale e così via, sua base volontaria, ma retribuite come "straordinario" e non soggette all'imponibile IRPEF;
5. numero massimo di alunni per classe: 10;
6. affiancamento ad ogni classe di un insegnante di sostegno anche in assenza di alunni diversamente abili, con esplicito divieto di utilizzarlo come "tappabuchi" per coprire assenze del personale, anche nella medesima classe ove opera;
7. abolizione dell'attuale valutazione scolastica e sostituzione con un meccanismo generale (crediti; attività di laboratorio; elaborati; etc.) che obblighi lo studente alla produttività e a considerare il suo docente come un professionista (e non come un mentecatto "fancazzista");
8. istituzione di un organismo provinciale che eroghi provvedimenti sanzionatori la cattiva condotta degli alunni in automatico;
9. assunzione di tutti i precari in GaE (o, in alternativa, loro impiego attraverso contratti pluriennali però con riconoscimento in busta paga dell'anzianità di servizio);
10. cospicua riduzione del peso e dell'influenza delle famiglie nella gestione ed organizzazione dell'offerta formativa;
11. automatica espulsione dalla comunità scolastica di tutti quegli alunni che scambiano la scuola per il bar o la piazza o il viale;
12. costituzione di zone delimitate e ristrette ove poter fumare;
13. divieto fatto a ciascuna istituzione scolastica di impiantare macchinette automatiche o dispensatori di bevande, calde e fredde nell'area della sede scolastica;
14. orario "flessibile" delle lezioni nell'arco della giornata;
15. servizio mensa per l'intera popolazione scolastica, di utenti ed operatori;
16. strumenti numerosi e vari a supporto dell'attività didattica direttamente "in sede", e non più "a domicilio" e a spese del docente;
17. editoria scolastica in self publishing nelle singole istituzioni scolastiche così da abbattere i costi gravanti sulle famiglie e per obbligare gli studenti a non accampar scuse nello studio;
18. (perché no?) obbligo per ciascuna classe di ripulire e sistemare la propria aula al termine delle ore giornaliere di lezione.
19. "scivolo pensionistico" per tutti i docenti che hanno lavorato nella propria carriera "sul sostegno" anche per pochi anni e non continuativamente (come riconoscimento del lavoro usurante svolto) con un anticipo di 10 - 18 anni sull'età pensionabile (e con il godimento del trattamento pensionistico "più favorevole");
20. età pensionabile massima, per uomini e donne, a 55 anni;
21. aumento della quota minima pagata dal datore di lavoro come conferimento al fondo pensionistico complementare di categoria sino all'11% della retribuzione lorda annua (in luogo della miseria attuale dell'1%);
22. facoltà della singola istituzione scolastica di poter riprendere (senza audio) il comportamento degli alunni in classe nel corso dell'intera giornata scolastica per valutarne condotta ed attitudine alla vita sociale.
22. facoltà della singola istituzione scolastica di poter riprendere (senza audio) il comportamento degli alunni in classe nel corso dell'intera giornata scolastica per valutarne condotta ed attitudine alla vita sociale.
Ci sarebbero altri punti, ma questi sono già sufficienti per sognare un'altra scuola, un mondo diverso, probabilmente impossibile, ma almeno sognare ancora non costa nulla.
(immagine tratta da: http://revolution.1789.free.fr/image/doleance_marseille.JPG)
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