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lunedì 7 ottobre 2013
Resistere ...
Dove mi porti, pensieri?
Dove mi conduci, veicolo?
Dove aneli, navicella?
Ecco lo squallido ed osceno panorama d'intorno,
calce su calce, cemento su asfalto, amianto sui cuori,
tante croci bianche sui nostri futuri.
Cosa cerchi, mente?
Cosa desideri, cuore?
Cosa attendi, coraggio?
No, il deserto non è fatto solo di sabbia,
ma anche di conoscenze abbandonate,
ma anche di desideri negati,
ma anche di speranze disilluse.
Il sole corre velocemente lungo la volta celeste,
le lancette veloci percorrono il quadrante,
occhi infidi e bramosi di sfida ti percorrono ancor più celeri da parte a parte,
e parte su parte ...
Un moto improvviso ti prende,
vorresti fuggire, ora, magari urlando, ma non puoi,
questa facoltà non ci fu concessa,
oh prezzolati mestieranti della fu conoscenza!
E qui, in questa landa desolata ed arida, fuori e dentro ciascuno di noi,
scopri che Darwin non aveva capito nulla, e che Piaget amava giocare con gli inermi molluschi ...
Questi nostri ragazzi sono il prodotto ultimo della non evoluzione,
così prossimi alla bruta materia, così vicini ai sassi, ai fluidi corporei,
non sanno cosa sia il differimento, né tantomeno il rispetto,
per loro tutto fa gruppo, omologazione, massa ...
Ma quando si è così, per colpa o senza colpa,
cosa vuoi farci?
Cosa puoi sperare di farci?
Cosa vorresti farci?
Resti lì, al tuo posto, immobile,
ed attendi che l'ora ci concluda,
che il sole non si dimentichi il suo giro quotidiano.
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