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lunedì 7 ottobre 2013
Resistere ...
Dove mi porti, pensieri?
Dove mi conduci, veicolo?
Dove aneli, navicella?
Ecco lo squallido ed osceno panorama d'intorno,
calce su calce, cemento su asfalto, amianto sui cuori,
tante croci bianche sui nostri futuri.
Cosa cerchi, mente?
Cosa desideri, cuore?
Cosa attendi, coraggio?
No, il deserto non è fatto solo di sabbia,
ma anche di conoscenze abbandonate,
ma anche di desideri negati,
ma anche di speranze disilluse.
Il sole corre velocemente lungo la volta celeste,
le lancette veloci percorrono il quadrante,
occhi infidi e bramosi di sfida ti percorrono ancor più celeri da parte a parte,
e parte su parte ...
Un moto improvviso ti prende,
vorresti fuggire, ora, magari urlando, ma non puoi,
questa facoltà non ci fu concessa,
oh prezzolati mestieranti della fu conoscenza!
E qui, in questa landa desolata ed arida, fuori e dentro ciascuno di noi,
scopri che Darwin non aveva capito nulla, e che Piaget amava giocare con gli inermi molluschi ...
Questi nostri ragazzi sono il prodotto ultimo della non evoluzione,
così prossimi alla bruta materia, così vicini ai sassi, ai fluidi corporei,
non sanno cosa sia il differimento, né tantomeno il rispetto,
per loro tutto fa gruppo, omologazione, massa ...
Ma quando si è così, per colpa o senza colpa,
cosa vuoi farci?
Cosa puoi sperare di farci?
Cosa vorresti farci?
Resti lì, al tuo posto, immobile,
ed attendi che l'ora ci concluda,
che il sole non si dimentichi il suo giro quotidiano.
martedì 13 agosto 2013
Non si può sfuggire al proprio destino ...
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788891033390/Voci_di_un_antico_presente/Pizzo_Alessandro.html
(ebook)
Capita di scrivere un romanzo ...
... e capita anche di produrne il relativo file per ebook ...
Così, la piccola e provinciale Marsala, grande decaduta, antica Don su capo Boeo, si trova improvvisamente catapultata al centro della scena ...
... già, la scena ... ma quale?
Oscure trame, inquietanti e sinistri figuri, ombre che dal passato popolano il nostro presente ...
... e la certezza che, anche volendo, non si sfugge al proprio destino ...
Riuscirà la nostra eroina ad essere all'altezza del compito alto richiestole?
O, umanamente, fallirà?
Qui, dove anche le pietre parlano, ha luogo un thriller sospeso tra passato e presente, tra storia e mito, tra miserie umane e alti ideali ...
... ma solo chi lo legge, può capire ...
... e solo chi visita, anche solo una volta nella vita, la città di Marsala, può tentare di comprendere ...
(ebook)
Capita di scrivere un romanzo ...
... e capita anche di produrne il relativo file per ebook ...
Così, la piccola e provinciale Marsala, grande decaduta, antica Don su capo Boeo, si trova improvvisamente catapultata al centro della scena ...
... già, la scena ... ma quale?
Oscure trame, inquietanti e sinistri figuri, ombre che dal passato popolano il nostro presente ...
... e la certezza che, anche volendo, non si sfugge al proprio destino ...
Riuscirà la nostra eroina ad essere all'altezza del compito alto richiestole?
O, umanamente, fallirà?
Qui, dove anche le pietre parlano, ha luogo un thriller sospeso tra passato e presente, tra storia e mito, tra miserie umane e alti ideali ...
... ma solo chi lo legge, può capire ...
... e solo chi visita, anche solo una volta nella vita, la città di Marsala, può tentare di comprendere ...
martedì 7 maggio 2013
Smorfia ...
... questo vedo essere il tuo volto ...
... una smorfia beffarda sul tuo viso ...
... ci sono rabbia e sfida ...
... stupidità e rassegnazione ...
... disperazione eppure carità ...
No, il lotto non c'entra
anche se il tuo destino è poco probabile.
L'odore di zagara o di mandorli in fiore
pur disperso dal vento di scirocco nulla
aggiunge o può garantire.
Spesso si giace dove termina l'abbraccio violento del tempo,
capriccio e diletto dei cuori mortali.
L'anno termina, le forze latitano, le speranze dileguano.
L'orizzonte avvolgente del mare luccicante sotto le lame del sole fa capolino
nella tua immaginazione ed il resto, buone intenzioni comprese, perde importanza.
Ma una sottile inquietudine comunque resta al fondo:
che ne sarà di questi giovani?
Le loro smorfie diverranno mai sorrisi?
il destino segnato un progetto di vita?
(immagine tratta da: http://us.123rf.com/400wm/400/400/lovleah/lovleah1110/lovleah111000009/10884433-un-adolescente-con-la-testa-fra-le-mani-una-smorfia-di-dolore-di-emicrania-stress-angoscia-o-depress.jpg)
domenica 18 novembre 2012
Elegia per una cara scomparsa ...
Una crepa si allarga sulla parete
esterna,
un'altra, più estesa, occupa la parete
interna,
dei ragazzi fumano davanti l'uscio, ma
a nessuno importa.
Una blatta scivola via lesta lungo il
pavimento.
Beata te, mia amica, almeno tu riesci a
sopravvivere!
Il neon del soffitto fa i capricci, gli
scalini sono alti e ripidi,
le volte dell'antico edificio ci
abbracciano ad ogni nostro passo
come bare accoglienti.
Il sifone alle pareti è posticcio: fa
scena, ma a niente serve.
Il vetro delle porte è incrinato, ma
importa che la lavagna sia multimediale …
Tuttavia manca la connessione alla
rete, così fingiamo di essere alla moda!
Le zanzare nidificano in cortile,
evviva la natura!
Un gabbiano solitario cammina
goffamente sul tetto esterno,
beato anche lui che la gara per la
sopravvivenza può vincerla,
questi ragazzi qua, invece, no.
E buon per loro che non lo sanno …
Un banco improvviso vola per aria,
una parabola breve, ma intensa, solca
l'aria,
come una lagrima sul viso che riga la
calma apparente dei corridoi bui,
chi è stato? Urli, quasi ringhi, ma è
tutto inutile!
A nessuno importa sapere chi sia stato,
a nessuno importa cosa sia stato,
a nessuno importa che danno sia
seguito.
Trascorriamo il tempo come foglie morte
sugli alberi,
in attesa della brezza lieve del vento,
a porti più accoglienti condurci.
Non vediamo futuro, ma antichità.
Non scorgiamo speranza, ma ansietà.
Non desideriamo un domani, ma solo di
permanere lungo il viale della vita.
Chi sono io?
La risposta la conoscono i venti agili
e i torrenti sotterranei,
ultimi depositari di una vita che lieve
scorre via, e giunge lontano da noi …
Io sono la scuola, alla fine della
decadenza,
la nottola, triste e solitaria, che
accompagna la notte dei nostri tempi bui,
il silenzio che morente scende su quel
che fu umano.
Una scintilla che squarci il velo
oscuro, ed opprimente, del buio, i miei poveri occhi spenti non
vedono.
Una voce gioiosa che rallegri la
tristezza di questi luoghi, le mie povere orecchie mute non odono.
Una margherita giovane, segno di
rinascita in mezzo a tanta sciagura non nasce.
Siamo, ahinoi, così giunti al termine
del giorno?
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