"Mitizza il reale, lo rende un
idolo, e dietro questa idolatria si trincera facendone il suo
baluardo"
(D. Di Cesare, Fantasticherie di un pensiero reazionario,
in D. Di Cesare – C. Ocone – S. Regazzoni (curr.), Il
nuovo realismo è un populismo,
Il Melangolo, Genova, 2013, p. 23)
Viviamo di miti ...
e di fantasie ...
e di rituali ...
e di liturgie ...
ed anche di idoli e di idolatria ...
Come spiegare altrimenti questa mania, questo mantra, questo must del prendere posizione contro qualcosa e/o contro qualcuno?
Già, ripeto qui la quaestio: sappiamo (più o meno) cosa sia il New Realism, ma nulla sappiamo, invece, del No Realism ...
Quali i suoi argomenti?
Quali le sue tesi?
Quale la sua progettualità?
Quali moventi o ragioni lo animano dal di dentro?
A saperlo, almeno!
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