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martedì 12 novembre 2013

Il sorriso amaro ...

"Mitizza il reale, lo rende un idolo, e dietro questa idolatria si trincera facendone il suo baluardo"

(D. Di Cesare, Fantasticherie di un pensiero reazionario, in D. Di Cesare – C. Ocone – S. Regazzoni (curr.), Il nuovo realismo è un populismo, Il Melangolo, Genova, 2013, p. 23)

Viviamo di miti ...

e di fantasie ...

e di rituali ...

e di liturgie ...

ed anche di idoli e di idolatria ...

Come spiegare altrimenti questa mania, questo mantra, questo must del prendere posizione contro qualcosa e/o contro qualcuno?

Già, ripeto qui la quaestio: sappiamo (più o meno) cosa sia il New Realism, ma nulla sappiamo, invece, del No Realism ...

Quali i suoi argomenti?

Quali le sue tesi?

Quale la sua progettualità?

Quali moventi o ragioni lo animano dal di dentro?

A saperlo, almeno!

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