"Il
passo immediatamente seguente (21 – 31) incomincia a sua volta con
un gár («infatti»),
e ciò significa che tale passo indica determinatamente il fondamento
dell'affermazione che il principio che è stato qualificato come il
più saldo di tutti possiede il diorismós consistente
nella necessità che intorno a tale principio l'uomo si trovi
sempre nella verità, si trovi sempre all'interno di tale principio –
cioè possiede il diorismós
consistente nell'impossibilità che la conoscenza umana sia mai un
contraddirsi"
(E. Severino, Fondamento
della contraddizione, Adelphi,
Milano, 2005, p. 25)
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