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mercoledì 26 giugno 2019

Materiali da un PON

Quella che segue è la presentazione di supporto creata per lo svolgimento delle lezioni dei moduli del PON di Cittadinanza Europea.




Qui lo sfogliabile completo

domenica 26 novembre 2017

Cavernicoli digitali #2


"Noi cavernicoli digitali ci libereremo allora delle ombre e del loro predominio nel nostro immaginario e nella nostra cultura solo quando e se impareremo a raccontare la nostra interpretazione, se impareremo a condividerla e se impareremo a rappresentarla, seguendo in questo l'intuizione espressiva e artistica degli antenati e le loro pitture rupestri"

(R. Gris, La caverna digitale, Erickson, Trento, 2014, p. 47)


(url: https://shop.erickson.it/front4/image/Products/LIBRO_978-88-590-0511-7_X125_La_caverna_digitale/CopertinaWeb/COP_La-caverna-digitale_590-0511-7.jpg)

lunedì 20 novembre 2017

Cavernicoli digitali #1


"La diffusione sempre più estesa delle tecnologie genera interrogativi in tutti noi e in tutti i soggetti in formazione, non solo negli artsti veri o presunti [...] Rimane senz'altro in noi, cavernicoli che scopriamo il fuoco e che pensiamo a cosa farcene, una legittima attrazione nei confronti di questa luminosa fonte di calore e una proverbiale paura di "scottarci con il fuoco""

(R. Gris, La caverna digitale, Erickson, Trento, 2014, p.31)


(url: https://shop.erickson.it/front4/image/Products/LIBRO_978-88-590-0511-7_X125_La_caverna_digitale/CopertinaWeb/COP_La-caverna-digitale_590-0511-7.jpg)

sabato 2 maggio 2015

Flipped Teaching



(url immagine: http://www.macrolibrarsi.it/data/cop/zoom/l/la-classe-capovolta-libro-74151.jpg)


Il presente volume di Maglioni e Biscaro è agile e diretto nel suo approccio alla cosiddetta didattica capovolta. E questo appare un pregio dal momento che è opera di docenti impegnati direttamente sul “fronte” scolastico, ovvero dove ci si sporca le mani in prima persona e dove si è per davvero esposti ai reali rischi della professione.

Dunque, è più una breve guida che una estesa e "pensosa" trattazione teorica sul modello pedagogico della flipped classroom. Non deve, pertanto, sorprendere che sia una veloce introduzione a quel che il flipped teaching consente. Ritengo, allora, che sia oltremodo apprezzabile lo sforzo compiuto dagli autori, così come sia da provare certi suggerimenti che lo stesso attiva o consente di proporre.


Tuttavia, al tempo stesso, ritengo vi siano alcune criticità. Ma nessuna paura: sarò breve. 

In qualche modo, si vagheggia la figura di un docente editor di contenuti multimediali. Questo sarebbe apprezzabile, ma l’efficacia effettiva di un coinvolgimento conseguente degli alunni è tutta da valutare. 

È, sicuramente, vero che il docente ha sempre la responsabilità dell’apprendimento dei propri alunni, ma siamo sicuri che ciò basti a restituire smalto e riconoscimento sociale ai docenti? Al riguardo, mi considero dubbioso. 

È parimenti vero che il docente deve sempre e comunque mettere i propri alunni nelle condizioni ottimali per raggiungere il proprio successo formativo, ma perché lo stesso deve trovare autonomamente motivazioni ulteriori rispetto a quelle, di per sé prosaiche, del salario che riceve per le sue prestazioni? In parole povere, i docenti italiani percepiscono già una paga misera, perché dovrebbero aumentare le proprie prestazioni (visto che il modello in questione lo comporta quasi in automatico, e almeno nelle fasi iniziali di incorporazione dello stesso)? 

Quello del docente è sicuramente un lavoro usurante, solo che non è riconosciuto come tale. Allora, il flipped learning presenta un vantaggio: solleva il docente dalle malattie professionali inerente allo stress della voce o del canale oro – faringeo. Non dovendo più spiegare, sgolarsi, o parlare dalla prima all’ultima ora di lezione viene meno almeno questo rischio correlato alla pratica professionale. 

Detto questo, non rimane che mettere alla prova il modello in questione e valutarne la sua effettiva efficacia.

giovedì 25 dicembre 2014

Natività



"[1]In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. [2]Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. [3]Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. [4]Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, [5]per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. [6]Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. [7]Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

[8]C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. [9]Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, [10]ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: [11]oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. [12]Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». [13]E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:

[14]«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».

[15]Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». [16]Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17]E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. [18]Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. [19]Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

[20]I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
"

(Lc II, 1 - 20)




(url immagine: http://www.maranatha.it/rosarium/immagini/gioia3w.jpg)