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domenica 10 luglio 2016

Literacy

"la competenza è un richiamo a ripensare l'esperienza di studio dell'alunno, che dovrà essere vista come percorso in cui egli stesso costruisce conoscenza, acquisendo quelle abilità e avvertendo quel senso di benessere che lo fa sentire adeguato, quindi competente, rispetto ai compiti che deve affrontare"

(N. Capaldo - L. Rondanini, Il sistema italiano di istruzione e formazione. Memoria, progetto e nuovi compiti, Erickson, Trento, 2012, p. 459)


(url: http://www.rizzolieducation.it/wp-content/uploads/2014/02/competenze-wordle-ok.gif)


Il costrutto fatale ...

Il concetto che sfida le normali convinzioni del docente italico ...

La nostra scuola avverte una sfida cogente e confusa al varco della concorrenza continentale ...

Le competenze vs. le conoscenze ...

Eppure così non dovrebbe essere dato che senza conoscenze non possono esservi competenze ...

E tuttavia le idee sono poche e confuse ...

Le indicazioni rare e dispendiose ...

Come spesso accade, l'Europa decide e noi arranchiamo dietro ...

In realtà, a difettare non sono né il rigore metodologico né le capacità per progettare curricoli pensati per competenze, ma il divario di mentalità, lo iato di senso e funzione del servizio scolastico, la separazione tra l'idea di costruzione di un capitale umano (il cittadino futuro) e l'idealistico elogio nei confronti delle (sacre) discipline (le materie, con le loro baronali tradizioni accademiche) ...

A noi docenti si richiede un surplus di progettazione didattica, uno sforzo nel ricordarci che una conoscenza non è mai formativa di per sé, ma che lo diventa se, e solo se, attiva uno sviluppo di competenza negli alunni, ovvero di adeguatezza non rispetto ai singoli contenuti disciplinari studiati, ma nelle concrete circostanze della vita, nel vivere utilizzando quanto sa ...

Cartina di tornasole di detta difficoltà o iato o differenza di atteggiamento è l'esito funesto nelle rilevazioni nazionali e standardizzate degli apprendimenti. Infatti, noi insegniamo conoscenze, quelle rilevano competenze ...

sabato 28 maggio 2016

Qualità scolastica ...

"A muovere il tutto è stata la necessità di promuovere la qualità dell'azione amministrativa a fronte di una generale insoddisfazione del Paese nei confronti di un apparato burocratico e centralistica, autoreferente e macchinoso"

(N. Capaldo - L. Rondanini, Il sistema italiano di istruzione e formazione. Memoria, progetto e nuovi compiti, Erickson, Trento, 2013, p. 253)

Questo è sicuramente vero.

Tuttavia mi chiedo: come mai tale processo si è dovuto necessariamente realizzare nelle movenze di una precisa serie di compressione e progressiva eliminazione delle tutele del dipendente?

Il problema è il seguente: modernizzare il sistema di istruzione prevedeva come unica possibilità peggiorare le condizioni di lavoro dei pubblici dipendenti?

E se vi erano anche altre opzioni, comunque attivate dal medesimo processo, come mai solo questa si è verificata? Si è trattato di un caso o di una decisione politica?

Enigmi interrogano l'oscurità ...


(url: http://shop.erickson.it/front4/Image/Products%5CLIBRO_978-88-590-0245-1_Z761_Il-sistema-scolastico-italiano%5CCopertinaWeb%5CCOP_Il-sistema-italiano-di-istruzione_590-0245-1.jpg)