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martedì 16 giugno 2020

A scuola con Raffaello


Viviamo in Italia e ci gloriamo, almeno a parole, delle immense ricchezze e bellezze di un tempo felice che fu. 

Tuttavia, cosa ne sappiamo davvero?

La playlist che segue raccoglie tutti i materiali video messi a disposizione per il MOOC "A scuola con Raffello", un corso a distanza, libero e gratuito, che mi sento di caldeggiare perché unisce chiarezza contenutistica ad una innata natura interdisciplinare riguardo alla vita e all'arte di un importante esponente del Rinascimento italiano. Inoltre, cosa non trascurabile, è del tutto gratuito!

Sperando di avervi fatto cosa gradita, buona formazione pro patria!


venerdì 5 ottobre 2018

Vacanze in USA #4

Viaggio by car da Fort Thomas a Greenbrier in Tennessee

Autostrada ampia, diritta, con ottima visibilità e manto stradale nuovo. Talvolta qualche lavoro in corso o incidente, ma mai come da noi, con autostrade piccole, tortuose e sporche, piena di residui e vari detriti.


Qualche volta ai margini alcune croci, resti di vite passate. Ma discrete, semplici, con piccoli fiori. Nulla a che vedere con le nostre appariscenti lapidi mortuarie, con ampie composizioni floreali, a volte anche ingombranti sulla sede stradale.
Lungo la strada, zone di sosta con soli bagni e distributori automatici. In più prati verdi, con erba tagliata e alberi potati. Tavoli con panche per sostare. Gente con fogge e corporatura diversa dalla nostra, consumano i loro pasti senza schiamazzi o disturbando gli altri. Terminato il tutto, ciascuno raccoglie parte dei rifiuti e li conferisce nel vicino cestino. Non una cartaccia o una plastica o, peggio, un mozzicone di sigaretta o sigaro svolazza libero al vento. A proposito, sarà un caso ma qui in America gli unici fumatori li ho visti all’aeroporto di Chicago, reietti nella saletta fumatori (una gabbia di vetro per otto persone massime), nessun altro in giro. Non fumano? Non ostentano il fumo? Non lo considerano un pregio ma un vizio? Gli adolescenti non fumano, la gente matura nemmeno, i vecchi no. Come mai? Non so, ma invidio quei pavimenti privi dei fastidiosi mozziconi ovunque. Certo, qualche cartaccia o bottiglia di birra li ho scorti qua e là, ma nulla di paragonabile ai nostri incredibili record. Delle due, l’una; o gli americani sono a tal punto patrioti da non voler sporcare il proprio sacro suolo oppure i servizi di pulizia funzionano in maniera ottimale. In verità, penso che la verità stia nel mezzo: gli americani trasportano nelle virtù pubbliche il senso della vita che li accompagna. Con questo non voglio dire che sia tutto oro quel che luccica o che siano perfetti, anche loro hanno le mele marce e i loro bei problemi, ma quanto avremmo da imparare da loro?
Lungo la strada, however, puoi scorgere enormi pannelli che dicono agli automobilisti “God created it", segue un numero per approfondire la verità. Non m’importa entrare nel merito della curiosa, per certi versi,diatriba che oppone gli evoluzionisti e i creazionisti - la mia prof di filosofia delle religioni ripeteva quasi ad ogni lezione “la Bibbia non ci dice come Dio creò il mondo, ma perché lo creò”, e mi convinco sempre più delle sue parole - la cosa che mi dà da pensare è la seguente: cosa spinge degli uomini a darsi così tanta pena per i propri simili di passaggio al punto da spendere così tante risorse per dar loro possibilità di orientamento? È questo il punto: non faremmo anche noi altrettanto? Ovviamente, no! Ed è la conoscenza della differenza ad arricchire le coscienze. Negli immensi spazi interni, moderne versioni dei deserti del West o dei deserti delle personali odissee lungo la vita terrena, gli americani si danno possibilità concrete di orientamento al fine di non perdere la retta via. Come noi, insomma. No? Strano! Per la stessa nobile ragione, sempre on the road, puoi scorgere un’enorme croce bianca in metallo… nessuna insegna, tutto qui. A che pro? Alcuni metri più avanti scorgo un capannone basso, piuttosto anonimo e senza insegne. Ma la segnaletica stradale ti rivela la ragione sociale del caseggiato: casa di produzione di film porno.


Gli enormi trucks americani, così come le auto sportive e affette da gigantismo, ti ricordano che ti trovi altrove, e che, probabilmente molto avremmo da imparare. Esempio: ogni mattina un americano si sveglia e sa che dovrà correre, e molto, altrimenti i non americani l’avranno vinta. Ed allora, corri!


Piccola curiosità. La gasoline è venduta in galloni. Bene, un gallone costa circa due dollari. Ora un gallone corrisponde, se non erro, a quattro litri circa (esattamente 3,780) mentre un dollaro corrisponde a 1,20 euro. Ergo, quanto costa un litro ad un automobilista americano? Poco. Molto poco (circa 60 cent di euro …). Il che giustifica il fatto che nei giardini delle case americane o sulle targhe gli americani scrivano ‘we are proud of our fallen officers” - o giù di lì -. Ma immagino la reazione emotiva di chi sta leggendo. E no, stavolta abbiamo poco da imparare perché le tasse che paghi su ogni litro di benzina, e che causa l’incredibile variazione di importo, consente di pagare il tuo stipendio, la pensione a tua nonna, il sussidio di disoccupazione a tuo figlio … la protezione sociale, così come i diritti in generale, ha un costo. Ad esserne gratuita è la loro fruizione. Non lamentiamoci: bisogna andare abroad per apprezzare il nostro Paese!


Dimenticavo. Ai bordi delle highways prati verdi … come mai? Beh, sono artificiali! I terrapieni vengono spianati. Dopo collocano sopra uno strato di carta catramata e infine uno strato sul quale piantano prati verdi. Bello. Nuovo. Artificiale. Come le loro case, anima in legno e restyling costante. Come le nostre, no?


Lungo la strada, il nostro autista/anfitrione Michele, tramite sincronizzazione smartphone - autoradio, ci fa ascoltare un pezzo di musica country … Dolly Parton! È chi la conosceva prima? Ora è una nostra amica, autrice delle zone presso le quali ci stiamo recando, il Sud confederato!



Infine, ecco la cabin, un’oasi di pace e di silenzio dentro il Great Smoky Mountains National Park, accanto al fiume. Un fiume che canta. Ovviamente, in località Singing River!


Vista riservata sul fiume


venerdì 21 settembre 2018

Vacanze in USA #2

Un bizzarro aereo

Dopo la sorpresa di ieri finalmente saliamo sul volo che da Chicago ci condurrà a Cincinnati. Mentre osserviamo la fauna locale d'altro mondo, ci imbarchiamo. Dimenticavo, l'ordine non è per posto, ma per zona sul velivolo. Inoltre, il posto non si prenota al check in, ma al desk del terminal poco prima di attraversare il tunnel dal terminal all'aircraft. Fatto questo, ci accingiamo. Ma appena superate le prime due file, il corridoio interno ruota verso sinistra e dopo prosegue dritto. Un aereo storto? Inedito! Comunque, stiamo seduti, cintura allacciata, porte chiuse. Ora partiremo. E così è, ma una volta in volo l'aereo comincia a scricchiolare ad ogni cambio di rotta.


Fantastico!


Arriveremo alla meta? Si spera! Comunque essendo un volo interno, sotto di noi non c'è il mare, ma gli spazi Americani … strade, case, città, laghi, fiumi, centrali nucleari … altre due o tre vibrazioni e le due hostess si offrono la colazione. In fondo, è ancora mattina presto. Coffee? Yep! E mia moglie, finita nella fila dietro di me, con the son, costante di questo viaggio, mentre io siedo accanto ad un american man, mi fa ‘Come Coffee? Non sai che…’. Lo so, lo so, ma stavolta ci inzupperò il biscotto. Chissà che così diventa commestibile. Già la bollente e disgustosa brodaglia nera che in USA chiamano, e con coraggio, caffè… faccio appena in tempo a mandarlo giù che ci avvertono che abbiamo cominciato la discesa verso l'aeroporto di Cincinnati. Di già? Eppure, in dieci minuti siamo dentro il terminal.

I colori, gli odori, la luce, l'architettura, i volti ci ricordano che ci troviamo dall'altra parte del mondo. E che, soprattutto, la vacanza è cominciata. Bye bye Italy!


Fontana allo zoo di Cincinnati

mercoledì 1 maggio 2013

Who are you, oh follower?

There exists a surprise everytime I view the statistics of my blog ...

If I see them, I know that the States are now the main visitors of my blog ...

Why?

What?

Who?

I know 'where', but not 'why' or 'who' ...

In the current month 2395 views are from USA while only - so to speak! - 2175 from Italy, my country ... respectively 639 versus 467 this week! If the numbers are not opinions, what do I think about it?


So, who are you, my visitors? Why not leave a sign of your visit? Any comments to my posts?

I would like to receive more feedbacks from your, if I don't ask too much ...

And the time flies ....



(image taken by my blog service)