Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta genitori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta genitori. Mostra tutti i post

domenica 23 ottobre 2016

Famiglia

Cosa significa famiglia? Beh, un video è molto più efficace di mille parole!

In tutto questo tempo i genitori hanno atteso e costruito strade che conducessero a casa, e la smemorata Dory alla fine ha ritrovato la strada di casa, si è ricordata ...


mercoledì 2 luglio 2014

Burnout ...



Sembra che il Governo stia lavorando ad un corposo aumento dell'orario di lavoro dei docenti di ogni ordine e grado, per tutte le scuole del regno ...


Qui è possibile trovare i ragguagli del caso, per parte mia, però, avanzerò adesso solo alcune riflessioni ...


La mia impressione è che la finalità della scuola non sia affatto apprendere, come magari ed erroneamente perduriamo a credere, ma solamente accompagnare educandi lungo lo sviluppo corporeo. Forse, l'equivoco di fondo sta tutto qui, nell'affidare alla scuola una mission formativa che non le compete più, e ignorando i suoi attori che la sua unica funzione è di tenere a bada i ragazzini terribili, la meglio gioventù, gli anarcoidi educandi mentre i rispettivi genitori possono tranquillamente lavorare senza doverci pensare su un attimo o, peggio, preoccuparsi di cosa possano combinare i propri pargoli ... Sì, la scuola è un'impresa collettiva di baby sitteraggio. Ergo, perché dovrebbe costare tanto? O più del costo attuale? E vi aggiungo, allora: se questa è la finalità della scuola, che non si pretendano però dei risultati formativi (da valutare tramite INVALSI) ... altrimenti, che valuti?


D'altra parte, è sicuramente vero che i nostri giovani si formano altrove, mica a scuola. Le mie recenti esperienze mi hanno confortato in questa impressione, sconfortante e disillusa: lifelong learning vuol dire semplicemente che la scuola deve accogliere tutti i figli degli adulti, o presunti tali, ed occuparsene, in qualche modo, anche per sei giorni la settimana, possibilmente anche al pomeriggio e se possibile anche d'estate. 


Ora, per il Governo, tutto ciò è fattibile, ma solo a parità di spesa. Infatti, non considero veritiera l'ipotesi dei tremila euro. Peraltro, bisognerebbe vedere se al netto o, come penso, al lordo. In quest'ultimo caso, oltre al danno, la beffa: riceveremmo alla fine una mancia per un peso enorme ed incrementato di responsabilità e di carico di lavoro ...


Poi, in ogni caso, e comunque, saranno i dirigenti a decidere a chi che cosa ... E questo mi dà da pensare ... la coorte magari potrà pure ricevere qualcosina in più, senza però aumentare davvero il proprio lavoro, mentre il lavoro sporco, quello vero, lo faranno fare alle fasce deboli della catena nelle singole istituzioni scolastiche, vale a dire gli ultimi arrivati e i precari. 


Per concludere, forse, ma ormai non lo credo più, le cose potrebbero ancora essere sopportabili nei licei, almeno da un punto di vista di utenza di riferimento, ma posso solo lasciare immaginare cosa significhino 36 ore settimanali, più il pomeriggio, più giugno e luglio, negli istituti professionali o tecnici ... insomma, parliamo di 36 ore al bar o a dirigere il traffico per il bagno o a evitare i lanci di zaini e fluidi corporei ... e per uno, come il sottoscritto, che per una di queste eventualità appena esposte quest'anno si è sorbito 13 giorni di infortunio sul lavoro (ovviamente, a parità di salario, e, forse, devo anche ringraziare di essere stato pagato regolarmente ...), scusate se lo dico, non è affatto un aumento di poco ...



Del resto, però, qualcosa di simile, come tipologia di servizio, la fan quasi tutti in Europa. Quindi, a questo punto, potrebbe essere legittima la chiosa finale: e se ce lo chiedesse l'Europa?



Quindi, il triste destino dei docenti è solo quello del burnout, vale a dire lo sviluppo di qualche patologia psichiatrica ... ergo, potremo finalmente, almeno questo, picchiare i nostri alunni?  Almeno quelli, e son tanti, che se lo meritano? Ah, dolce futuro ...!



(url immagine: http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS0fRTbguEm954RjmAoheWykfEuxZ2KIv_6JIrE_F12C_us-ob2)

sabato 5 gennaio 2013

Vaccino il bimbo contro la meningite! Anzi, no, lo faccio a Marzo!


(immagine tratta da: http://www.ausl.imola.bo.it/flex/images/D.31bf669aa83b78d6c4f2/vaccinazioni_bambini.jpg)



Come tanti genitori, mi sono recato in questi giorni presso il pediatra di mio figlio per sottoporlo ad una visita di controllo e per ottenere la richiesta di somministrazione della vaccinazione contro la meningite. Pur essendo una patologia abbastanza rara, è molto pericolosa. Quindi, perché non vaccinare il proprio figlio?


Così, superata la visita, ottenuto il "via libera" da parte del pediatra, ci rechiamo, io, mia moglie e bimbolo, all'Istituto di igiene per inoculare il vaccino.


Ci mettiamo pazientemente in coda agli altri "vaccinandi" e d attendiamo il nostro turno.



Mentre una marea di varia umanità sfila davanti a noi, una signora in camice bianco che sbuca da dietro una porta, dietro la quale si cela "magicamente" il locale dove si operano concretamente le vaccinazioni, chiede a chi tocchi e prende in mano il libretto delle vaccinazioni e l'impegnativa del pediatra. Subito dopo scompare dietro la suddetta porta.


Passano alcuni secondi, durante i quali mio figlio tenta vanamente la fuga, barcollando ancora sulle sue gambine, e altri "vaccinandi", anche molto piccoli, fanno la loro comparsa nel corridoio adibito a sala d'attesa.


Finalmente, la signora ricompare davanti noi, "tocca a noi" ci diciamo e istintivamente ci alziamo in piedi, raccogliendo le nostre cose, borsa, giacconi ...


Ma il nostro entusiasmo viene subito smorzato perché la signora ci fredda con le seguenti parole: "Dovete tornare a Marzo ...".


Restiamo attoniti e sorpresi ... "come a Marzo? Se siamo qui ...". La signora ci guarda da dietro le sue lenti e laconica ribadisce "Dovete tornare a Marzo". Al che noi replichiamo "e perché?". Solo allora l'algida signora fornisce la spiegazione del rinvio: "Questo vaccino non lo abbiamo al momento, a Marzo dovremmo averlo".


Io guardo mia moglie, lei guarda me, il piccolo guarda la bimba di fronte a lui.


"Pazienza", ci diciamo, "è un peccato perché solo oggi potevamo permetterci di vaccinarlo, ma se non si può ... torneremo a Marzo". Salutiamo e ce ne andiamo.


Una volta a casa, però, ci guardiamo come possono guardarsi due cani bastonati.


Possibile che le scorte di vaccini vengano approntate in base a criteri non verificabili dall'esterno? Vero parliamo di una patologia non proprio così diffusa, però sottoporci nuovamente alla medesima trafila, nella speranza di beccare la volta giusta, sa un po' di sadico, anche se magari non voluto.