"Come si era verificato per la geometria, la logica
classica, codificata da Aristotele, era stata
considerata una descrizione delle «leggi del pensiero
umano»: le cose non potevano stare diversamente. Ma lo studio
sistematico di questa logica classica rivelò che era possibile
creare altre logiche nelle quali, per esempio, una proposizione non
avesse necessariamente soltanto due valori di verità:
vera o falsa. Poteva, invece, averne anche tre – vera, falsa o né
vera né falsa – o addirittura un numero infinito di condizioni
diverse"
(J. D. Barrow,
Perché il mondo è matematico?, Laterza, Roma – Bari, 2006,
p. 12)
A ben guardare, sono sempre possibili esiti inaspettati. La cosa importante è il rigore, morale ed intellettuale. Senza, quodlibet sequitur.
(immagine tratta da: http://www.scuolab.it/main/files/projects/images/1801/fig_russi4.png)
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