Nella logica
tradizionale il principio di ragione fa la sua comparsa in qualche
luogo nascosto, accanto o fra molti altri principi; lo si elenca fra
le leggi del pensiero, dopo I principi di identità, di
contraddizione e del terzo escluso[1]
Heidegger pensa chiaramente a Leibiniz il quale scriveva come
I nostri
ragionamenti si fondano su due grandi principi:
1) Il
principio di contraddizione, in virtù del quale giudichiamo
falso ciò che implica contraddizione, e vero ciò che
è opposto o contraddittorio al falso.
2) Il
principio di ragion sufficiente, in virtù del quale consideriamo
che qualsiasi fatto non potrebbe essere vero o esistente, e qualsiasi
enunciato non potrebbe essere veridico, se non ci fosse una ragion
sufficiente del perchè il fatto o l'enunciato è così e non
altrimenti – per quanto le ragioni sufficienti ci risultino per lo
più ignote[2]
L'intento
di Heidegger è chiaro: declinare in senso metafisico la logica.
Direzione lungo la quale non seguiamo l'autore di Essere e tempo
non perché la via metafisica sia in qualche modo sbarrata alla
ricerca logica ma, più semplicemente, perché il principio di
ragione non fa parte delle leggi del pensiero[3], con buona pace e
di Leibniz e dello stesso Heidegger.
Pensare che in qualche
modo vi sia una ragione razionale sensata, in forza della quale le
cose siano così e così, piuttosto che essere altrimenti,
francamente non ci riguarda, e non può riguardare nemmeno la logica
dal momento che si tratta di un ragionamento articolato che adopera
di per sé gli strumenti del pensiero, quegli stessi che la logica si
propone di individuare e conoscere.
Pertanto, quella tensione è
aliena alla tensione della logica.
Pur potendo, ovviamente, interessare al pensiero metafisico adoperare gli stessi strumenti messi a punto dalla logica. D'altra parte, ci rammenta Facco:
Alle
origini della logica si trova la fondamentale esigenza dell’uomo di
conoscere il vero, di evitare cioè le insidie della falsità e
dell’errore[4]
Note
[1] Cfr. M. Heidegger, Principi metafisici della logica, Il Melangolo, Genova, 2000, p. 141.
[2] Cfr. G. W. Leibniz, I
principi della filosofia o La Monadologia,
in G. W. Leibniz, Monadologia,
Bompiani, Milano, 20083,
p. 73.
[3] Cfr. G. Rigamonti, Corso di logica, Bollati Boringhieri, Torino, 2005, p. 17.
[4] Cfr. M. L. Facco,
Metafisica, logica,
matematica. Leibniz, Boole,
Rosmini, Marsilio,
Venezia, 1997, p. 9.
(immagine tratta da: http://sketchup.google.com/3dwarehouse/download?mid=2b631518a184a72c191695eef1811f4a&rtyp=lt&ctyp=other&ts=1255806911000)
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