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venerdì 29 marzo 2013

Pillola sull'opposizione 'logica' vs. 'metafisica'

Scriveva Heidegger che


Nella logica tradizionale il principio di ragione fa la sua comparsa in qualche luogo nascosto, accanto o fra molti altri principi; lo si elenca fra le leggi del pensiero, dopo I principi di identità, di contraddizione e del terzo escluso[1]


Heidegger pensa chiaramente a Leibiniz il quale scriveva come

I nostri ragionamenti si fondano su due grandi principi:
1) Il principio di contraddizione, in virtù del quale giudichiamo falso ciò che implica contraddizione, e vero ciò che è opposto o contraddittorio al falso.
2) Il principio di ragion sufficiente, in virtù del quale consideriamo che qualsiasi fatto non potrebbe essere vero o esistente, e qualsiasi enunciato non potrebbe essere veridico, se non ci fosse una ragion sufficiente del perchè il fatto o l'enunciato è così e non altrimenti – per quanto le ragioni sufficienti ci risultino per lo più ignote[2]


L'intento di Heidegger è chiaro: declinare in senso metafisico la logica. 


Direzione lungo la quale non seguiamo l'autore di Essere e tempo non perché la via metafisica sia in qualche modo sbarrata alla ricerca logica ma, più semplicemente, perché il principio di ragione non fa parte delle leggi del pensiero[3], con buona pace e di Leibniz e dello stesso Heidegger. 


Pensare che in qualche modo vi sia una ragione razionale sensata, in forza della quale le cose siano così e così, piuttosto che essere altrimenti, francamente non ci riguarda, e non può riguardare nemmeno la logica dal momento che si tratta di un ragionamento articolato che adopera di per sé gli strumenti del pensiero, quegli stessi che la logica si propone di individuare e conoscere. 


Pertanto, quella tensione è aliena alla tensione della logica.

Pur potendo, ovviamente, interessare al pensiero metafisico adoperare gli stessi strumenti messi a punto dalla logica. D'altra parte, ci rammenta Facco:

Alle origini della logica si trova la fondamentale esigenza dell’uomo di conoscere il vero, di evitare cioè le insidie della falsità e dell’errore[4]




Note
[1] Cfr. M. Heidegger, Principi metafisici della logica, Il Melangolo, Genova, 2000, p. 141.
[2] Cfr. G. W. Leibniz, I principi della filosofia o La Monadologia, in G. W. Leibniz, Monadologia, Bompiani, Milano, 20083, p. 73.
[3] Cfr. G. Rigamonti, Corso di logica, Bollati Boringhieri, Torino, 2005, p. 17.
[4] Cfr. M. L. Facco, Metafisica, logica, matematica. Leibniz, Boole, Rosmini, Marsilio, Venezia, 1997, p. 9.



(immagine tratta da: http://sketchup.google.com/3dwarehouse/download?mid=2b631518a184a72c191695eef1811f4a&rtyp=lt&ctyp=other&ts=1255806911000)






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