"Un asino affamato ed assetato è accovacciato esattamente tra due mucchi di fieno con, vicino a ognuno, un secchio d'acqua, ma non c'è niente che lo determini ad andare da una parte piuttosto che dall'altra. Perciò, resta fermo, e muore!"
(M. Clark, I paradossi dalla A alla Z, Cortina, Milano, 2004, p. 10)
Altro noto paradosso, ma, ci permetta l'antica fonte di poter giocare con la sua denominazione per così commentare: Asino d'un Buridano! Possibile che tu ti sia dimenticato del libero arbitrio? Possibile che preferisca giocare così con il determinismo fisico o biologico?
Francamente, il racconto è di per sé delizioso, ma poco credibile ad una considerazione razionale.
Allora, permettici, oh nobile Buridano, di dissentire dalla tua storiella. Un asino è sempre più intelligente di un paradosso e nessuno può determinarci a credere che possa morire di inedia perché incapace, a parità di condizione, di optare per l'una o per l'altra possibilità.
(immagine tratta da: http://i292.photobucket.com/albums/mm32/alessandro1944/asinoBuridano.png)
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