"Un insegnante attendibile annuncia
agli studenti che la settimana successiva si svolgerà un esame, in
un giorno della settimana a sorpresa. Gli alunni deducono che non
potrà essere di venerdì, poiché se non ci fosse stato fino a
giovedì sera si aspetterebbero l'esame il giorno seguente, e perciò
non sarebbe inaspettato. Se non ci fosse stato fino a mercoledì
sera, eliminerebbero venerdì per il motivo che abbiamo detto: ma
allora non sarebbe una sorpresa neanche di giovedì, e anche questo
giorno verrebbe escluso. E così via, a ritroso per tutti i giorni
della settimana. Quindi, l'annuncio dell'insegnante non può essere
soddisfatto. Ma sicuramente ci può essere un esame a sorpresa"
(M. Clark, I paradossi dalla A alla Z,
Cortina, Milano, 2004, p. 93)
Ancora una volta sorprende la capacità (auto-)ingannatoria del linguaggio umano: ingabbiati nelle maglie della previsione - probabilità, il procedere a ritroso impedisce di poter riconoscere un giorno come non previsto pur rimanendo valide tutte le probabilità che spingono a riconoscere come possibile un esame a sorpresa ...
(immagine presa da: http://blog.stefanotesi.it/wp-content/uploads/2012/01/esame.jpg)
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