Blog personale di Alessandro Pizzo
"Caro utente, sappi che il mio blog non incorpora strumenti di profilazione di terze parti. Ergo, dovrebbe rispettare, almeno ch'io sappia, il recente GDPR. Consulta l'omonima pagina in alto a destra. Grazie"
Mettere in evidenza i tuoi annunci ... ovvero SEM!
E tu a che punto sei?
Trascrizione:
"Ciao! Hai mai notato, dopo aver eseguito una ricerca online, che gli annunci visualizzati nelle pagine dei risultati sono simili tra loro? In questo video impareremo a dare risalto alla tua attività attraverso la composizione di annunci accattivanti, titoli persuasivi e chiari inviti all'azione.
Cominciamo cercando fotografo di matrimoni freelance e diamo un'occhiata agli annunci visualizzati.
La prima cosa che notiamo è che sul web ci sono tantissimi fotografi di matrimoni e che gli annunci sembrano un po' tutti uguali. Questo perché non sono particolarmente pertinenti alla nostra ricerca e non sembrano offrire nulla di speciale.
Vengono visualizzati anche molti risultati organici, a centro pagina, che cercano di attirare la nostra attenzione.
È facile capire come il tuo annuncio possa confondersi in mezzo agli altri in questa situazione: per questo è importante creare qualcosa di unico, che risalti rispetto alla concorrenza.
Come possiamo far sì che il tuo annuncio salti subito all'occhio?
Bastano pochi piccoli accorgimenti per trasformare un annuncio "piatto" in qualcosa che catturi subito l'attenzione.
Cominciamo dalla pertinenza. Pertinenza è il termine chiave quando si parla di marketing per i motori di ricerca, o SEM. Cerca di scrivere il titolo del tuo annuncio in modo che corrisponda il più esattamente possibile alle parole utilizzate dall'utente per la ricerca.
Ricordi il nostro esempio sulla ricerca di fotografo di matrimoni freelance?
Se vuoi assicurarti di comparire nei risultati di questa ricerca, usa questa parola chiave come titolo del tuo annuncio:
Fotografo di matrimoni freelance.
Se qualcuno eseguirà una ricerca con questa parola chiave, il tuo annuncio corrisponderà esattamente ai termini della ricerca.
Ecco fatto.
Ma quali altri modi esistono per dare risalto al tuo annuncio rispetto agli altri? Perché non pensare a un'offerta o una promozione tempestiva ed esclusiva?
Offrire sconti o proporre vantaggi speciali è un modo facilissimo per attirare l'attenzione. Prendiamo la prima versione della tua descrizione, che diceva Foto per tutti i matrimonie aggiorniamola con un'offerta speciale,
per esempio: Sconto del 25% sul tuo album fotografico.
Già ha un'aria molto più allettante e offre al cliente un motivo valido per visitare il tuo sito. Allo stesso modo, potresti provare qualcosa del tipo: Spedizione gratuita per gli acquisti superiori a 25 €.
E per finire, serve un efficace invito all'azione. In altre parole, devi dire ai visitatori cosa vuoi che facciano quando arrivano sul tuo sito. Potresti dire "Guarda la nostra collezione!" o "Acquista!" o ancora "Prenota!" Le ricerche mostrano che si ottengono risultati quando si chiede alle persone di fare qualcosa di specifico.
È una buona idea includere l'invito all'azione nella seconda riga del tuo annuncio, in modo che l'utente sappia cosa fare dopo averci fatto clic sopra.
Per esempio, l'invito all'azione del tuo annuncio potrebbe essere Prenota subito online. Va benissimo, ma non è proprio il massimo. Proviamo con qualcosa di più persuasivo, come:
Guarda la nostra galleria di foto di matrimoni!
Già molto meglio, perché dice al cliente cosa fare una volta arrivato sul tuo sito. Inoltre rafforza il fatto che la tua attività è altamente pertinente rispetto alle esigenze del cliente, perché gli puoi mostrare un'ampia selezione di foto di matrimoni.
Bene, ora torniamo al nostro annuncio originale, per confrontare il prima e il dopo. Ora è molto meglio, non trovi? Il nuovo titolo è molto più pertinente alla ricerca. Proponi un'entusiasmante offerta speciale e un invito all'azione specifico. La nuova versione dell'annuncio avrà molte più probabilità di attirare clienti sul tuo sito.
Cosa abbiamo imparato quindi? Sfruttando pochi semplici accorgimenti, i tuoi annunci risalteranno sugli altri. Per prima cosa, personalizza il titolo dell'annuncio in base alla ricerca. Quindi includi un'offerta speciale. E infine, aggiungi un invito all'azione persuasivo.
Queste tecniche ti aiuteranno a migliorare i tuoi annunci sotto tutti i punti di vista. Non dimenticare che scrivere annunci efficaci è un processo continuo, proprio come ricercare parole chiave o monitorare le tariffe delle aste. Concentrati su questi suggerimenti sul lungo periodo e il successo arriverà"
"In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi»"
Chi interpella questo testo? Cosa ci dice? Cosa ci insegna?
Umiltà?
Poco ...
Impegno?
Poco ....
Responsabilità?
Sicuramente, ma non solo ...
Vanità del mondo?
Anche, ma non solo ...
Come sempre, Gesù ci indica una meta che richiede impegno, oltre a rivelare la difficoltà del transito. Passare per la porta stretta significa cercare di passare attraverso una via non facile, scomoda, impegnativa, e che rovescia i meriti terreni. In altre parole, quel che significa e che costa la "conversione".
"A great deal of the moral philosophy of the last
hundred years has been devoted to trying to understand “the relation between
‘is’ and ‘ought’. On the one side, when we are engaged in genuine moral
reasoning and debite, we seen to take it for granted that various factual
claims support judgments about we ought or ought not to do. We even seem to
regard some such judgments as true (and othres as false). On the other side,
when we reflect on such judgments, it seems difficult indeed to see how either
of these things could be straightforwardly the case, in view of the very great
difference between factual and evaluative (or normative) judgments"
(G. F. schueler, Why
“oughts” are not Facts (or What the Tortoise and Achilles Taught Mrs.
Ganderhoot and Me about Practical Reason), “Mind”, 416, 1995, p. 713)
"Una società che voglia favorire un trattamento equo di tutti i suoi membri ha buoni motivi per stimolare un esercizio dell'immaginazione simpatetica che superi le barriere sociali o che per lo meno si impegni a farlo"
M. C. Nussbaum, Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo, l’educazione contemporanea, Carocci, Roma, 2006, p. 107.
Come mai allora le società moderne si orientamente verso curricoli ove sia massima l'enfasi dei saperi scientifici? Come mai ci siamo diretti verso i saperi tecnici? Vale dire tutte quelle declinazioni materiali e poco umane dello stesso unico sapere? Per quale motivo abbiamo parcellizzato la conoscenza umana e ne abbiamo svalutato le declinazioni umanistiche?
Letta in controluce, la posizione della Nostra ci suggerisce alcune scomode, inattuali, sinistre, inquietanti interpretazioni, o, se si preferisce, delle possibili direzioni di senso per rispondere alla questione che ci interpella nel caso presente ...
"La regola che un imperativo non può figurare nella conclusione di
un’inferenza valida, a meno che non vi sia almeno un imperativo nelle premesse,
può trovare conferma in considerazioni logiche generali […] nulla può figurare
nella conclusione di un’inferenza deduttiva valida che non sia implicito nella
congiunzione delle premesse i forza del loro significato.
Di conseguenza, se nella conclusione c’è un imperativo, non solo nelle premesse
deve figurare un qualche imperativo, ma deve esservi implicito proprio
quell’imperativo"
(R. M. Hare, Il linguaggio della morale, Ubaldini, Roma, 1968, p. 40)
“La verifica logica degli argomenti è alla base della cultura politica democratica. La causa per cui in politica ci si fa torto reciprocamente è spesso l’uso di argomentazioni scorrette […] La verifica logica permette di chiarire questi ragionamenti confusi e di smascherare i pregiudizi che si travestono da ragioni. Non servirsi della verifica logica significherebbe rinunciare a uno dei più potenti strumenti che abbiamo per contrastare gli abusi del potere politico. Anche se la logica non ci aiuterà ad amarci di più, potrà comunque impedirci di fingere di essere in possesso di argomentazioni che giustifichino il nostro rifiuto di amare”
M. C. Nussbaum, Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo, l’educazione contemporanea, Carocci, Roma, 2006, p. 53
Ritengo che aggiungere altro sarebbe irritante oltre che del tutto superfluo.
Quanto c'era da dire, l'ha già detto la Nostra.
A noi soltanto una questione, la seguente: se così è, come mai il nostro mondo politico reale è tutto fuorché prossimo al mondo politico ideale?