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mercoledì 7 febbraio 2018

Noi divisi #1


"Ciò che muore non è tanto la patria, quanto un modello ideale e pratico di stato, di cui l'ultima opera di Giovanni Gentile, Genesi e struttura della società, costituisce solenne testimonianza"

(R. Bodei, Il noi diviso. Ethos e idee dell'Italia repubblicana, Einaudi, Torino, 1998, p. 7)







(url: https://i.vimeocdn.com/video/637265136_1280x720.jpg)

domenica 26 marzo 2017

Video lezione Locke #1

Mettiamoci in gioco!

Riprendendo, sia pure in maniera del tutto sporadica, il progetto pensato l'anno scorso, comincio da oggi una breve serie sulla dottrina gnoseologica di Locke.

La qualità non è professionale, ma, d'altro canto, non è confezionare video la mia professione! E orecchio ai contenuti!

Per il resto, e come sempre, buona visione e buono studio!


giovedì 12 maggio 2016

Kant ... FAQ!

(immaginando di dialogare costruttivamente con degli studenti di quarto anno su Kant, ecco una FAQ sul criticone!)


Qui la FAQ!

venerdì 30 agosto 2013

Intelligenza a creatività


(immagine tratta da: http://www.gnuranza.altervista.org/images/stories/creativity.gif)




Che rapporto c'è tra l'intelligenza e la creatività? Sono, forse, la medesima cosa? Oppure si tratta di abilità differenti?

Scrive Boncinelli:

La capacità di trovare soluzioni ai problemi, grandi o piccoli, della vita quotidiana è la funzione che viene più spesso associata all'intelligenza […] Si ritiene che le capacità creative contribuiscano alla risoluzione dei problemi, e in linea generale i solutori creativi tendono ad apparire particolarmente dotati sul piano dell'intelligenza. Il creativo, in realtà, più che come un risolutore di problemi si pone come un individuatore di problemi[1]

Allora, mi chiedo: sono un creativo? Vedo i problemi, ma so risolverli? Forse, non è così importante, ma a cosa serve un altro profeta che predica sventura e metta il dito nella piaga? Il creativo, se intelligente, dovrebbe offrire prospettive inedite a partire dalle quali scorgere sfumature del medesimo problema in forza delle quali è possibile anche trovarvi delle soluzioni.

Ancora Boncinelli scrive:

intelligenza e creatività paiono essere facoltà distinte anche se irrelate[2]

Questo pare evidente anche ad uno sprovveduto di psicologia e/o neuroscienze come il sottoscritto. Infatti, trovare problemi e saper risolverli non equivale a fare e l'uno e l'altro in maniera creativa. Parimenti, saper interpretare la realtà senza però riuscire ad incidervi sopra mi sapere un mero spreco di risorse creative ...

Tuttavia, allora, pur essendo delle facoltà rispettivamente eterogenee, l'una e l'altra servono allo scopo supremo della conservazione della specie umana. Infatti, aggiunge ancora Boncinelli:

Il pensiero sorge là dove c'è un pericolo, e il creativo può essere colui che vede, nel pericolo, la possibilità della salvezza, forse perché, più di altri, sperimenta il lato oscuro dell'umanità[3]

Del tutto innovative sono, però, le sorprendenti conclusioni:

insomma, sappiamo che cos'è un'idea? No.
Sappiamo come può nascere una buona idea? Non direi.
Possiamo fare qualcosa per favorire lo sbocciare di nuove buone idee? Ne dubito.
Ma allora perché hai scritto questo libro? É stata un'idea ...[4]

Come a dire che, in soldoni, il creativo è colui che sa fare buon uso della facoltà intellettiva, sorprendendo magari all'ultimo minuto utile colui che ha di fronte o che “legge” le sue opere.

Cosa che, ovviamente, non pretendo certo di fare con questo pallido blog ...


Note
[1] Cfr. E. Boncinelli, Come nascono le idee, Laterza, Roma – Bari, 2010, p. 99.
[2] ivi, p. 115.
[3] Ivi, p. 120.

[4] Ivi, p. 149.