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mercoledì 17 marzo 2021

La dottrina dello schematismo trascendentale (Kant e la C.R.P.)

 Cosa intende Kant con la sua dottrina dello schematismo trascendentale?


Che funzione riveste all'interno della Critica della Ragion Pura?


Scopriamolo assieme!



mercoledì 3 marzo 2021

L'intelletto puro di Kant ...

 


Pronti a lasciarvi travolgere da Kant?


No?


Beh, forse nemmeno io!


Comunque, ecco qui una nuova puntata su I. Kant!


Buon visione!



lunedì 15 febbraio 2021

Trascendentale. Che cos'è?

 

Trascendentale? Vale trascendente? No? E come mai?

Scopriamo assieme cosa sia il trascendentale per Kant!



venerdì 14 febbraio 2020

Capire Kant ... scuola, a parte!


Cosa intendeva Kant con l'Io Penso? Cosa significava? Cerchiamo di scoprirlo assieme!



Ovviamente, la presente clip non sostituisce in nulla il sano, personale e lungo studio sui libri di testo. Può aiutare, certo! Ma nulla di più!

Ora se il video vi è piaciuto, iscrivetevi pure al mio canale! Grazie!

ps 

potete aiutarmi a condividerlo?

venerdì 7 febbraio 2020

mercoledì 29 gennaio 2020

Infine, venne Immanuel Kant!

Croce e delizia dei professori, più croce per gli studenti ...

Signore e signori, ecco a voi lo spauracchio del quarto anno liceale: sua Maestà Kant!

Ovviamente, nella versione light del vostro #ciovaneprof!

Provare per credere!


venerdì 10 maggio 2019

Severino e la filosofia moderna #3





(E. Severino, La filosofia modernaRizzoli, Milano, 1987, p. 203)

A volte, i grandi autori riescono ad essere didattici.

giovedì 2 maggio 2019

Severino e la filosofia moderna #2



(E. Severino, La filosofia modernaRizzoli, Milano, 1987, p. 156)

A volte, i grandi autori riescono ad essere didattici.

venerdì 20 aprile 2018

lunedì 9 aprile 2018

La mia prima video lezione!

Ecco qua!

Dopo anni di tentennamenti e sperimentazioni vario, più o meno riuscite, o fallite, mi trovo quest'anno a percorrere l'ultimo miglio, ovvero la costruzione di video lezioni, rigenerando un mai decollato canale youtube personale, ed utilizzato solamente per fini didattici.

Ecco qui il primo prodotto!

Spero possa piacere, come io mi sono divertito a costruirlo.




Nel video, per limiti di tempo, relativi alla cattura della ripresa video, non ho potuto fare il necessario disclaimer. 

Lo faccio ora: i video riportati in basso a destra sono relativi al canale 2tube: https://www.youtube.com/user/sosfilosofia 

martedì 19 dicembre 2017

CLIL #2

And now I'll introduce Immanuel Kant too.

As prior, pay attention and a good study!




To be continued ...

mercoledì 28 giugno 2017

Padlet #1

Di seguito, il mio primo padlet.

Ci sono ancora ottimi margini di miglioramento, ma siamo sulla buona strada!

Buona visione.


Creato con Padlet

sabato 24 giugno 2017

giovedì 12 maggio 2016

Kant ... FAQ!

(immaginando di dialogare costruttivamente con degli studenti di quarto anno su Kant, ecco una FAQ sul criticone!)


Qui la FAQ!

mercoledì 6 aprile 2016

Yes, we Kant!

Aggiornamento ...

nella sezione 'didattica' nuova risorsa online: una breve e chiara introduzione al lessico fondamentale di Kant.

Buona lettura!




venerdì 29 novembre 2013

Un trascendentalista poco kantiano oppure un kantiano privo di trascendentalismo ... II



(immagine tratta da: http://www.phillwebb.net/History/Twentieth/Continental/Phenomenology/Husserl/Husserl8.jpg)


Stabilito che lo sguardo fenomenologico prescinde dal contenuto della singola cosa, in quanto proprio la cosa - questa - qui, la fenomenologia husserliana si caratterizza in termini trascendentali perché la riduzione fenomenologica dei dati di esperienza costituisce un complesso di saperi rivolti alle essenze delle cose[1].



Certo ci troviamo distanti anni luce dalla filosofia trascendentale di Kant, ma la natura originale di Husserl va colta nella sua interezza. Il vago riferimento trascendentale, ad un Io - penso che conosce oggetti logici, vale a dire oggetti - di - pensiero, che entrano nello spazio attivo della coscienza, e che si strutturano di conseguenza per quel che appaiono, è dovuto al dibattito intenso di Husserl con i neokantiani di inizio XX sec.




Husserl frequenta le "arie" kantiane per loro tramite, anche se la finalità del proprio procedere travalica gli argini stessi del kantismo propriamente detto, per investigare la natura dello sguardo intensionale dell'uomo che prende in considerazione i correlati non empirici delle cose, in forza dei quali il dato di esperienza perde la sua materialità bruta per divenire, di per sè stesso, un oggetto di pensiero, vale a dire un oggetto della costruzione logica del soggetto, ergo un oggetto logico.




Per altri motivi, l'intento di Husserl è, in maniera duplice, oltre che plurale, idealistico e nostalgico: è idealistico perché pretende, in maniera alquanto incoerente, di ricostituire quell'unità pre - moderna, spezzata dal progresso conoscitivo, e dalla posteriore specializzazione disciplinare, tra scienze esatte, o naturali, e scienze umane, o dello spirito; è nostalgica perché, pur essendo ammirevole, non si rende consapevole della definitiva frattura intercorsa tra le due branche della scienza umana, dovuta non a un metodo di ricerca responsabile di una reductio ad unum degli oggetti della scienza, ma ad una finalità della ricerca stessa che diverge profondamente a seconda che gli oggetti di esperienza vengano presi in considerazione, rispettivamente, per spiegare come funzionino le cose stesse oppure per comprendere come la fisiologia naturale influisca sui comportamenti umani.




Husserl segue ancora la linea storica della filosofia come scienza rigorosa, in grado di soddisfare le più alte esigenze teoretiche dell'uomo[2], vale a dire come visione olistica della scienza occidentale, che prescinde dalle singole ontologie regionali e che tutte contiene al proprio interno.



In questo modo, il suo discorso appare originale nel panorama complessivo della storia della filosofia di inzio Novecento ma anche profondamente "solitario" entro i medesimi confini da lui stesso tratteggiati per la riduzione fenomenologica. Infatti, a parte qualche epigono di basso livello e un famoso fraintendimento clamoroso, la fenomenologia non ha lasciato un'influenza davvero irresistibile alle sue spalle, se si eccettua l'attuale revival il quale, però, data la sua enorme distanza temporale dalla sorgente originale non può che tradirne e le finalità e le aspettative. In qualche modo, infatti, esso è dovuto più alla temperie attuale, che non alle ragioni che ispirarono Husserl stesso.


(continua)

Note
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[1] Cfr. E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica I, Einaudi, Torino, 2012, p. 6.
[2] Cfr. E. Husserl, La filosofia come scienza rigorosa, Laterza, Roma – Bari, 1994, p. 3.

mercoledì 27 novembre 2013

Un trascendentalista poco kantiano oppure un kantiano privo di trascendentalismo ... I

(ci vuol fegato per approcciarsi ad Husserl, ci vuole ingegno sincero per comprenderlo. A partire da questo post, cercherò di avere sia l'uno che l'altro in un processo plurale di progressiva comprensione di questo, per me, illustre sconosciuto)


(immagine tratta da: http://biografieonline.it/img/bio/Edmund_Husserl_1.jpg)



Chi non vuole buttarsi su Heidegger e nel contempo rimanere lontano dal mantra del postmoderno, in genere, assume Husserl come il prototipo dell'ultimo VERO filosofo.


Questo, secondo certi aspetti oppure da un determinato punto di vista, è vero, ma corre il rischio della banalizzazione oppure dell'azione secondo falsa coscienza.



Dobbiamo, piuttosto, sfrondare il linguaggio husserliano, così debitore, a suo modo, alla cultura, anche scientifica, del suo tempo da apparire quanto meno "strano" ad un lettore odierno.


Così, prendiamo in considerazione solamente il suo Manifesto: Idee per una fenomenologia pura[1]. 

Cosa intende Husserl con filosofia? Glossiamo il suo linguaggio e cerchiamo di chiarire un poco le idee.

In primo luogo, egli considera la filosofia una fenomenologia. Ma che vuol dire fenomenologia? E' evidente come il discorso si collochi ben distante dal suo principale termine di paragone, vale a dire il fenomenismo trascendentale di Kant. Husserl si riferisce ad un generico campo di fenomeni per dire solamente che la filosofia consiste in questo sguardo trascendentale sui fenomeni. Al punto da poter essere una "scienza di fenomeni"[2]. 


Ora se per Kant la conoscenza è il frutto della (doppia) sintesi di giudizi a priori e di giudizi empirici, in Husserl questo non importa. Non si tratta infatti di determinare le condizioni a priori di ogni conoscenza futura o possibile, vale a dire esattamente l'orizzonte trascendentale del cogito, o Io penso, ma più dinamicamente la maniera attraverso la quale il fenomeno entra nello spazio della coscienza, diviene cioè oggetto di pensiero[3].

Per dirla altrimenti, se in Kant conta stabilire con quale attendibilità il soggetto pensa quel che pensa, in Husserl conta stabilire come pensa chi pensa.


Per questo motivo, e sin dalle Ricerche logiche, egli prende posizione contro la psicologia empirica[4]: non ha alcuna importanza ancorare la conoscenza dei processi gnostici, vale a dire conoscitivi, in quanto frutto dell'articolazione del cogito umano, alla loro dimensione materiale, vale a dire fisica o cerebrale; importa, piuttosto, descrivere come funziona il pensiero umano nel momento stesso in cui ha luogo.

Ecco come mai Husserl appare così lontano dai nostri orizzonti: egli non si limita a fornire un resoconto ex post, ossia al termine del processo del pensiero, ma ne fornisce una presa diretta, dando luogo a quel caratteristico "rumore di fondo" che è possibile cogliere leggendo le sue pagine ...


A questo punto, però, dovrebbe risultare del tutto chiaramente, come egli stia a Kant come Kant stia a Copernico. Husserl si richiama molto da lontano al fenomenismo trascendentale kantiano ma subito per smarcarsi e gettare le fondamenta di quella che lui stesso considera una "scienza essenzialmente nuova"[5], la fenomenologia, vale a dire la descrizione dinamica, ed interna, della maniera attraverso la quale la coscienza fa esperienza di fenomeni, vale a dire di idee pure, o essenze

In questo modo, quella di Husserl non può venir considerata una filosofia trascendentale, ma una fenomenologia che punta ad essere una scienza delle idee, vale a dire è una scienza eidetica.


E cosa significa scienza eidetica? Anche a costo di apparir superficiale o scolastico, sostengo che è una particolare curvatura del discorso filosofico la quale prende in considerazione le essenze delle cose, ossia la natura loro propria dei ... fenomeni. 


Detto altrimenti, quel che è quanto appare. 


Kant parlava in termini critici di noumeni, vale a dire di sorgenti inconoscibili delle conoscenze, ossia la combinazione mista, a priori ed empirica, dei fenomeni, invece qui Husserl parla di essenze, vale a dire di sorgenti conoscibili delle cause della conoscenza, ossia dei fenomeni una volta che entrino nello spazio della coscienza, gli "elementi strutturali alla nostra esperienza"[6].

(continua)

Note
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[1] Cfr. E. Husserl Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, Einaudi, Torino, 2012.
[2] Ivi, p. 3.
[3] Ivi, p. 5.
[4] Ivi, p. 3 e sg.
[5] Ivi, p. 3.
[6] Cfr. V. Costa, Husserl, Carocci, Roma, 2009, p. 33.