"La regola che un imperativo non può figurare nella conclusione di un’inferenza valida, a meno che non vi sia almeno un imperativo nelle premesse, può trovare conferma in considerazioni logiche generali […] nulla può figurare nella conclusione di un’inferenza deduttiva valida che non sia implicito nella congiunzione delle premesse i forza del loro significato. Di conseguenza, se nella conclusione c’è un imperativo, non solo nelle premesse deve figurare un qualche imperativo, ma deve esservi implicito proprio quell’imperativo […] Il lavoro di Wittgenstein e di altri ha largamente chiarito le ragioni per cui è impossibile fare questo. È stato argomentato, e persuasivamente a nostro avviso, che ogni inferenza deduttiva ha carattere analitico; vale a dire, che la funzione di un’inferenza deduttiva non è di ricavare dalle premesse ‘qualcosa di ulteriore’ in esse non implicito […], ma di rendere esplicito ciò che era implicito nella congiunzione delle premesse"
(R. M. Hare, Il linguaggio della morale, Ubaldini, Roma, 1968, p. 40)
Una pagina che resta un classico della letteratura analitica sulla teoria morale.
Resta, però, l'interrogativo di fondo: è ancora attuale?
Si badi, per 'attuale' non intendo qualcosa come 'di moda', o 'in voga', ma qualcosa come 'ancora sensato'.
Hare si rifà a Wittgenstein il quale, a sua volta, si rifaceva ai classici del neopositivismo (o era il contrario?) ...
.... noi possiamo ancora appoggiarci ad Hare? O è giunto il momento di uscire dal suo sentiero ed arrischiare sentieri nuovi?
In breve, e a conclusione della presente ardita riflessione "a voce alta", possiamo finalmente dare luogo ad inferenze miste?
E in caso affermativo, avrebbe ancora senso porle in contrapposizione alle inferenze deduttive?
Ed ancora, dove starebbe pertanto la differenza, se ha ancora senso porla, con le deduzioni logiche?
L'acqua dello stagno sembra immobile, in realtà, appena sotto il pelo dell'acqua, v'è un brulicare di vita e di fermentazioni.
(immagine tratta da: http://lgxserver.uniba.it/lei/filosofi/immagini/autori/hare.jpg)
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