"Perchè
vi è, in generale, l'essente e non il nulla?"
(M. Heidegger, Introduzione alla metafisica,
Mursia, Milano, 1990, p. 13)
Questa la domanda fondamentale, che rende tale qualsiasi interrogazione filosofica, per il peggior allievo di Husserl che ripete, malamente, la medesima domanda essenziale posta nel XVIII secolo da Leibniz, uno dei filosofi più fraintesi nell'intera storia della filosofia occidentale.
E noi che risposta diamo a questa domanda?
Come mai v'è qualcosa anziché esservi un niente?
(immagine tratta da: http://people.bu.edu/wwildman/WeirdWildWeb/media/galleries/philosophy/modern_late/heidegger5.jpg)
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