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sabato 30 giugno 2018

Il tempo ...


"Se il presente non significa nulla, cosa "esiste" nell'universo? Quello che "esiste" non è quello che c'è "nel presente"? L'intera idea che l'universo esista adesso in una certa configurazione, e cambi tutto insieme con il passare del tempo, non funziona più"

(C Rovelli, L'ordine del tempo, Adelphi, Milano, 2017, p. 54)


(url: https://images2.corriereobjects.it/methode_image/Video/2017/05/15/Cultura/Foto%20Cultura%20-%20Trattate/rovelli_250_mega_640_ori_crop_master__0x0_640x360.jpg)

sabato 5 agosto 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #6

"l’Europa non è morta, l’Europa non può morire del tutto; essa agonizza. Perché l’Europa è forse l’unica cosa – nella Storia – che non può morire del tutto, l’unica cosa che può resuscitare. Questo principio di resurrezione sarà anche quello della sua vita e della sua transitoria morte"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 30)

(continua)


(url: http://www.portaleletterario.net/archivi/immagini/2016/M/maria-zambrano-disegno.jpg)

sabato 15 luglio 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #7

"La storia umana è la disperazione umana. La storia è storia delle angosce, del perenne disastro. Disperazione dell'uomo perché è transitorio e frustrato, per l'umiliazione di fronte a Dio. Disperazione per farsi un mondo dal suo nulla. Se l'uomo è cenere, polvere, nulla, deve anch'egli crearsi un suo mondo, come fece Dio quando era solo"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 47)

(continua)



(url: http://www.tropismi.it/wp-content/uploads/2015/09/3193979.jpg)

venerdì 7 luglio 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #5

"E’ ciò che avvertiamo di fronte alla scomparsa dell’Europa, di ciò che è europeo. È il nostro sentimento più profondo. Ma di questo sentimento che ci opprime, forse a causa della sua stessa profondità, non siamo giunti ancora a un’idea chiara. Non appiamo in che cosa consiste quel quid che ci apparenta con tutto ciò che è europeo e che in questo istante ha più vigore di qualsiasi tratto nazionale, particolare o individuale"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 24)

(continua)



(url: http://fotos02.laopiniondemalaga.es/2016/04/11/646x260/m011ma011.jpg)

lunedì 5 giugno 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #4

"Cos’è stata l’Europa? Cos’è, nella sua complessa e  ricchissima realtà, l’irrinunciabile? Oggi la nostalgia ci spingerebbe a prenderla integralmente senza rinunciare a nessuna cosa, se la evochiamo nei suoi tempi di grazia e pienezza, rimembrando ciò che ci dicono sia morto. Non v’è rimedio migliore, d’altra parte, per intrattenere lo sconforto rodente. Sommergersi il più lucidamente possibile nel corso della vita che è appena passata, indovinarne la struttura intima, il segreto alimento"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 21)


(url: http://www.enciclopediadelledonne.it/wp-content/uploads/2014/03/106zambrano24.jpg)

lunedì 29 maggio 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #3

"L’uomo europeo, in larga maggioranza, sembra aver perso completamente questo potere di astrazione, questa aspirazione eroica che lo spingeva a rifiutare la prima cosa che gli si parava dinanzi per andare in cerca di qualcosa di più stabile, fermo, permanente e chiaro cui servire. Ha perduto la radica del suo eroico idealismo"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 14)


(url: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/79/Zambrano_late_years.jpg)

giovedì 25 maggio 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #2

"Indubbiamente, l’Europa ha smesso di avere una sua faccia; indubbiamente si è guastata, e la sua precedente fermezza ha ceduto il posto a un rammollimento. Senza dubbio, alcuni germi occulti nella radice stessa dei principi che la tenevano in vita hanno lentamente corroso questi ultimi"

(M. Zambrano, L’agonia dell’Europa, Marsilio, Venezia, 20138, p. 13)

(continua)


(url: http://www.bnnonline.it/getImage.php?id=867&w=148&h=220)

martedì 16 maggio 2017

Zambrano sull'agonia dell'Europa #1

Zambrano scriveva nel 1940 ma le sue parole sono inusualmente attuali. Sembra, infatti, che scriva oggi nel 2017 ed invece si riferiva a quello stato, culturale e morale, del Continente alle prese con l'ennesimo, il secondo durante il medesimo secolo, conflitto di dimensioni globali. Eppure, sembra così attuale, così viva, così vera, sembra parlare a ciascuno di noi, e con quella forza che solo i classici senza tempo possiedono.

Lasciamo, allora, che le sue lievi parole ci interpellino, ci parlino, ci comunichino qualcosa ...

"Da parecchi anni si va ripetendo: l’Europa è in decadenza. Adesso non sembra più necessario dirlo. Molte persone che lo credono si riferiscono a questo fatto con frasi velate e sorriso ironico, come chi allude a un segreto talmente divulgato che cercare di mascherarlo diventa perfino elegante e misericordioso, seppure così facendo lo si diffonda in un modo ancor più umiliante"


(url: https://img.ibs.it/images/9788831797214_0_0_302_80.jpg)

mercoledì 10 maggio 2017

Chiarimenti ...


C'è sempre bisogno di aggiornamento professionale, soprattutto in materia di inclusione scolastica!

Pertanto, ecco qua!




Buona visione!

sabato 25 febbraio 2017

Karma o deliloquio?

Parodia godibile della "filosofia della vita (o dell'esistenza)" e della volgare cultura internettiana ...


domenica 12 febbraio 2017

Per le vite fragili ...

Più bella cosa non c'è!

Di cosa parlo?

Ma della vita, ovviamente.

Inattuale banalità, generalmente ignorata dai più e malintesa dalle nostre generazioni tanto nuove quanto fragili ...

Allora, fermiamoci un attimo e pensiamo soltanto a questo: pur essendo gratuita, va guadagnata ogni giorno!





"Ho sbagliato tante volte nella vita

Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta"


sabato 28 gennaio 2017

Giornata della memoria #3


Meditate che questo è stato ...




Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sé o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo č stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi

(Levi)