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sabato 25 maggio 2019

... ed ora su quel banco ci sei tu!


Il tempo passa senza che ci si possa fare nulla. E, in men che non si dica, i rapporti si ribaltano, ed ora che son in cattedra ripenso sempre a quando sono stato uno studente.

A tal proposito, con le sue tonalità, il timbro della sua voce, i suoi testi, Venditti cade a fagiuolo per cantare il passaggio di consegna tra generazioni diverse.

Avete presente l'età del Liceo? Bene, ora noi non lo occupiamo più ed altri ne hanno preso il posto, mentre immutata resta la vita con l'esuberanza giovanile.

La maturità è vicina, nulla resta eguale dopo.


domenica 3 marzo 2019

venerdì 3 novembre 2017

Fantastica, vita!

Prima che raggiungessi una certa stabilità, questa canzone era la colonna sonora della mia generazione: sgobbare e non attendersi nulla! E tanta, tanta, ma tanta precarietà, destino ultimo della nostra parabola esistenziale.

Ora che le cose non sono più così, non del tutto, a dire il vero, ricordo con una lagrimuccia sul viso quei giorni, quelle notti, quei pomeriggi post laurea e sissini.

Ai giovani, a coloro che verranno, ai miei studenti, a mio figlio, ai miei nipoti, l'augurio sincero di non dover pensare che (e vivere) la vita sia solo salita ...

Ma bando alle ciance, godetevi il sax!


domenica 12 febbraio 2017

Per le vite fragili ...

Più bella cosa non c'è!

Di cosa parlo?

Ma della vita, ovviamente.

Inattuale banalità, generalmente ignorata dai più e malintesa dalle nostre generazioni tanto nuove quanto fragili ...

Allora, fermiamoci un attimo e pensiamo soltanto a questo: pur essendo gratuita, va guadagnata ogni giorno!





"Ho sbagliato tante volte nella vita

Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta"


venerdì 27 giugno 2014

Precarietà ...

Siamo tutti precari, nella vita, nel lavoro, nella salute ... Venditti ha dedicato questa canzone al tema ... da ascoltare e meditare ...


"Mi chiamo Antonio e faccio il cantautore, e mio padre e mia madre mi volevano dottore,
ho sfidato il destino per la prima canzone,
ho lasciato gli amici, ho perduto l'amore.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.

Che fantastica storia è la vita.

Mi chiamo Laura e sono laureata,
dopo mille concorsi faccio l'impiegata,
e mio padre e mia madre, una sola pensione,
fanno crescere Luca, il mio unico amore.
A volte penso che sia finita,
ma è proprio allora che comincia la salita.

Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.

Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore,
e del mare e del pesce sento ancora l'odore,
di mio Padre e mia Madre, su questa Croce,
nelle notti d'estate, sento ancora la voce.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.

Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.

Mi chiamo Aicha, come una canzone,
sono la quarta di tremila persone,
su questo scoglio di buona speranza,
scelgo la vita, l'unica salva.
E quando penso che sia finita,
è proprio adesso che comincia la salita.

Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita"




sabato 4 maggio 2013

Pensieri aperti ...



"Immaginavo di avere infinite cose da scrivere e che i pensieri bianchi non finissero mai. Registrerò ancora pensieri. Se verranno. ma non voglio che queste pagine diventino lo spazio del lamento ... Sarà meglio in quel caso la preghiera e il silenzio: "Sta' in silenzio davanti al Signore e spera in Lui" (Salmo 37, 7). Queste pagine si chiudono così senza formalità, ancora sul piccolo computer bianco, al termine di quest'estate un po' triste. in fondo uno sprazzo di luce, un motivo di impegno che mi ha tenuto vivo in questi mesi sono state proprio queste note, queste pagine bianche, questi pensieri aperti"

(P. Scoppola, Un cattolico a modo suo, Morcelliana, Brescia, 2009, pp. 125 - 126)


Un bilancio della vita quando volge al termine, uno sguardo malinconico sul tempo che sfugge, la remissione umana alla vita che chiede indietro.



Un termine, un inizio, una continuazione.



(immagine tratta da: http://www.senato.it/leg/09/Immagini/Senatori/00002228.jpg)

lunedì 18 febbraio 2013

C'è distanza tra la vita e la scuola?

A sentire certi alunni la scuola non serve a nulla, molti lamentano la sostanziale autoreferenzialità della scuola, la sua incapacità a "preparare" alla vita. 


Lor signori hanno torto, la scuola serve eccome, almeno a non perdere la speranza davanti ad una vita così dura ...

Ripetiamo assieme la seguente canzonetta:

"Perché a scuola ci danno problemi tanto difficili? Spero di diventare presto grande … Ti risponderò con una canzonetta: Anche i grandi a scuola vanno: tutti i giorni di tutto l'anno … é una scuola senza banchi, senza grembiuli coi fiocchi bianchi, ma i problemi complicati, a risolvere son condannati: - Con questo stipendio dovete provare la famiglia a sostentare. Che mal di testa, la lezione: - Studiare come pagar la pigione. Che guaio, infine, il compito in classe: - C'è l'esattore. Pagate le tasse"[*]





Quant'è vera, e dura, questa lezione. Certo meglio i problemi fittizi della scuola, che i problemi reali della vita.




[*] Cfr. G. Rodari, Il libro dei perché, Einaudi, Torino, 2011, p. 107.



(imamgine tratta da: http://www.athenamillennium.it/dtb-immagini/archivio/high/20070409175146.jpg)



Alessandro Pizzo

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