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martedì 31 gennaio 2012

Promozione

Forse non dovrei, ma siccome lo fanno tutti...così fan tutti...

Adesso è acquistabile il mio primo romanzo, direttamente al link seguente:

http://www.lafeltrinelli.it/products/9788891010773/Voci_di_un_antico_presente/Pizzo_Alessandro.html?prkw=Alessandro%20Pizzo&srch=0&Cerca.x=29&Cerca.y=4&cat1=1&prm=

Ovviamente, se l'opera piace, fatemi pure pubblicità, please!

Grazie.

martedì 24 gennaio 2012

Deontic Paradoxes and Moral Theory

I published this paper some years ago. But it sounds yet. In fact, the topic remains hard to override. So I thoutgh to re - publish partially that article in this section:

(previous version on: http://mondodomani.org/dialegesthai/ap16.htm)

"The paradoxes invalidate host theoretical system's rationality. Since its origins, deontic logic was an attempt to formalize moral reasoning, moral theory's language. Now, if it seems irrational, or incoherent in many achievements, is moral theory irrational too? As Cremaschi states:
la logica deontica è rilevante per il ragionamento pratico.33
While Artosi deems that:
Filosofi morali e giuristi sembrano essere i clienti naturali del logico deontico. E, tuttavia, non sembra che si siano stabiliti buoni rapporti né con gli uni, né con gli altri. Colpa del venditore, probabilmente, che non sa presentare bene la merce. In realtà, molte cose possono aver contribuito a creare e a diffondere l'impressione che la logica deontica è irrilevante per l'etica e per il diritto.34
Then, if deontic logic is incoherent, so inconsistent, then entire moral theory is irrational. This is a result unpalatable. In fact, it implies to expel practical reason from rational domain. Instead, Poli states:
il pensiero pratico è pensiero sul mondo in relazione a specifici concetti essenzialmente pratici. Pensiamo praticamente quando emettiamo ordini e comandi e quando prendiamo decisioni.35
Then, we must consider practical reasoning as thinking's portion. In fact, von Wright writes:
il pensiero pratico è pur sempre pensiero e, come tale, deve soddisfare i requisiti e le leggi della logica.36
Then, how can we face deontic paradoxes? For many authors, deontic paradoxes are made by a particular tensionbetween common knowledge of norms and specific formal job. Makinson states:
There is a singular tension between the philosophy of norms and the formal work of deontic logicians.37
One tension between common normative intuitions and the formalism of deontic logic.38
So, we must to add following remarks on the matter:
(a) SDL is a logic that formalize the behavior of deontic conceptions (as well as their normative propositions), while settling what is content of normative proposition is ethics'task;39
(b) SDL is possible but it hasn't functions exorbitant from its formal structure.
Still, nothing prevent us to believing that in future logic's development can to extend deontic logic's functions and its suitable for ethical propositions. In fact, Grana writes:
la logica nella sua evoluzione, come abbiamo già accennato precedentemente, ha esteso il suo campo d'indagine dalle proposizioni conoscitive ed assertive, vere o false, a proposizioni normative, allorché è riuscita a catturare in modo rigoroso quel dominio dell'instabile, del vago, del lacunoso, che era appunto escluso dai parametri angusti della logica standard. Questo nuovo dominio è stato esteso alle norme, settore in cui più che in ogni altro era necessaria una buona razionalizzazione [...] oggi sappiamo che questo dominio è più vasto ed investe settori come l'etica, il diritto e più in generale la filosofia.40
In last years, many model of a new deontic logic are proposed, defeasible deontic logic41 and a paraconsistent deontic logic.42 These proposal are based on modifications of SDL's axioms. So, it seems to us to face principal problems: (1) relations of cause between deontic moods; (2) relations of conditional (primary and secondary) between deontic propositions; (3) deontic moods iterated; (4) iterated moods; (5) defeasibility and introduction oftimes and agency in deontic propositions; (6) coherence's bonds. Feldman states:
it seems to me that the solutions to the paradoxes require a system that has at least the following features: (a) it must be able to express some sort of conditional obligations for which factual detachment fails; (b) it must be able to express the idea that something may be obligatory as of one time, but not-obligatory at some other time; (c) it must be able to express the idea that something may be obligatory for one person, but not for others. Insofar as other systems lacks these features, I cannot see how they can provide adequate solutions to the paradoxes.43
The future will say to us if it is possible this advanced deontic logic."

At last, are there any solutions?


venerdì 20 gennaio 2012

Scene da un ... romanzo ....0.25

Giuliana ... un tipico nome siciliano ... un'esistenza come quella dei giovani di oggi: precaria ... per la prima volta nella Nostra storia, una vita peggiore di quella dei nostri genitori ... eppure speranze e progetti si affollano nella sua vita disordinata ... sino a quando incontra ... un antico eroe greco ... come? Dall'antichità? ... Mistero e oscure trame di potere s'intrecciano sullo sfondo di una Marsala immobile, sospesa com'è tra storia e leggenda, tra presente e passato ... sì, mille voci di un antico presente sconvolgono per sempre l'orizzonte di Giuliana ... sino al momento in cui lei dovrà fare i conti con il destino .. il suo destino ... scegliendo di essere chi già è ... da sempre ...

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Filmiolibro.kataweb.it%2Fschedalibro.asp%3Fid%3D723892&h=3AQHDvMNyAQHhIyj-rldAVVwkfeou5WQa-dr5EILVRJrLiw

giovedì 19 gennaio 2012

Voci di un antico presente

Voci di un antico presente: Quando meno se l'aspetta, Giuliana, una giovane precaria marsalese deve fare i conti con il suo destino, scritto molti secoli prima in un tempo che lei stessa credeva passato e che, invece, pur antico, è presente, il suo presente. Dovrà rivoluzionare la propria vita, affrontando le normali insidie della precarietà ed anche le oscure logiche di trame segrete sullo sfondo di una Marsala tra presente e passato, tra quotidianità e mistero.

Scene da un ... romanzo ....0.15

Come potrebbe cominciare un romanzo, ammesso e non concesso, ch'io volessi scriverne uno? Beh ... vediamo ... innanzitutto farei comunque riferimento alla mia città, e, quindi, alla sua storia ... meglio se antica piuttosto che recente ... poi attingerei anche ad un po' di mitologia ... in fin dei conti, avendo studiato al Liceo Classico cittadino, di esempi e testi mitici ne ho letti a iosa ... poi ... ci vuole un plot .. un bel intreccio con passioni umane, vicende quotidiane, intrighi, equivoci e doppi gochi ... un pizzico di mistero e una vena amara sullo sfondo ... ma qui ho già detto cosa seguirà ... per ora limitiamoci l prologo ... allora, come cominciare? Mmmm ... ecco l'incipit:

"Prima ancora che il mondo esistesse, nel caos primordiale, c’era soltanto un’aria oscura e ventosa, un soffio d’aria turbinosa che innamoratosi dei propri principi diede inizio a tutta la creazione – riportava Filone intorno agli istanti primi della genesi dell’universo, una risposta antropologica ai primi interrogativi umani sulla propria origine.
Abitarono poi anche i Fenici tutte le coste della Sicilia, avendo occupato i promontori sul mare e le isolette vicine, a causa del commercio con i Siculi. Ma quando poi gli Elleni in gran numero vi giunsero per mare, lasciata la maggior parte (dell’isola) abitarono a Mozia, Soloenta e Panormo – così scriveva Tucidide, riferendosi ad un passato mai del tutto tale, ad un passato cioè che continua a parlarci anche adesso; un passato, forse, ancora presente, tinto di un colore forte, intenso, un rosso vivo, un rosso da murice".

Bello? Chissà! Al lettore l'onore,  quanto l'onere, di gustarlo e, se il caso, di apprezzarlo. A me solo l'onere di mettere in forma un'ispirazione ....

Che dire ancora? Beh, a parte "buona lettura!", ancora che si tratta di un presente per così dire murex.

mercoledì 18 gennaio 2012

Filosofia pop e comunicazione

Cos’hanno in comune un manipolo di vampiri, in buona compagnia di lupacchiotti, la famiglia media americana satireggiata in un noto cartoon e un dottore misantropo a molto poco ippocratico? Sono tutti sporchi, brutti e cattivi, direte voi, ma vi sbagliate. Sono tre esempi di come sia possibile coniugare la cultura pop e la comunicazione filosofica. In un altro post ho parlato un poco della natura e dei limiti della comunicazione filosofica ai tempi di internet, in questo, invece, mi soffermerò sulla comunicazione pop della filosofia a partire da fenomeni di costume.
In effetti, i Simpson non sono certo un buon esempio di trattazione filosofica, di argomenti e questioni filosofiche, ma certamente costituiscono un utile punto di partenza per introdurre a quelli, per introdurre mediamente un vasto pubblico alle “follie” dei philophes, ai vaneggiamenti di poche (lucide) menti.



Che dire allora del collerico e dipendente dai farmaci dottor House? Il fu collettivo Blitris confezionò alcuni anni orsono un agile testo a più mani che, prendendo le mosse da episodi della nota serie americana, introduceva i lettori ai problemi dell’epistemologia e della logica induttiva.



In tempi ancora più recenti, compreso un autore, Irwin, noto alle cronache per essere coautore de I Simpson e la filosofia, il medesimo strumento è stato riutilizzato per analizzare in termini filosofici un altro ben noto fenomeno di costume, la galassia di Twilight, di vampiri e affini che costellano segretamente la vita del pianeta.



Personalmente, ritengo che testi siffatti, che tentativi simili, che questi stessi procedimenti, potrebbero risultare di una qualche utilità nell’insegnamento scolastico ove si ha a che fare con schiere di adolescenti anestetizzati e assorbiti nelle dolorose fatiche dei cellulari. Ora attingere al loro universo simbolico, a patto, però, di partire da questo per giungere ai porti propriamente filosofici, potrebbe consentire loro di assimilare e di accostarsi con maggior soddisfazione ad una materia così eterodossa come la filosofia. Purtroppo, però, i docenti di filosofia, tanto provocatori e dissacratori in parole e su argomenti quotidiani, sono estremamente radicali per tutto quel che concerne la loro materia, sono estremamente conservatori nell’applicazione del “verbo” filosofico, per come almeno lo hanno appreso loro, da rifiutare qualsiasi intromissione dall’esterno. Han demolito l’idealismo eppure continuano a coltivare della loro materia, e, forse, anche del loro ruolo, un’immagine troppo idealistica, troppo elitaria, troppo sognatrice, poco utile oggi, troppo distante dalla vita degli uomini e delle donne del 2012 (e degli anni a seguire).
Schiavi, forse, di questa falsa immagine, si guardano bene dall’utilizzare in chiave didattica, al fine di realizzare un’efficace mediazione, i Simpson o dottor House o La filosofia di Twilight. Eppure, potrebbe dire ad un ragazzo molto di più le beghe quotidiane tra Flander e Homer che lo scontro tra Hegel e Feuerbach. Oppure, potrebbe risultare più simpatico un non morto come il vampiro, a metà strada tra l’al di là e l’al di qua, che i vaneggiamenti di Kierkegaard sull’attesa della morte (per non dire di Heidegger). Il primo, infatti, è più vicino alla sensibilità contingente dell’adolescente che comincia a coltivare una strisciante angoscia nei confronti della morte proprio nel periodo della sua vita durante il quale si sente, e si percepisce, come indistruttibile, invincibile. O anche può essere più simpatico Gregory House, con la sua ferrea disciplina semiotica, nella ricerca di tracce, di indizi, per indurre un quadro clinico generale, e particolare, che la classificazione aristotelica delle parti animali. Non fanno, forse, altrettanto, nel loro piccolo, anche i nostri giovani? E che dire poi ancora dell’amore? Più simpatico nella follia della svampita Bella che nel dialogo platonico del Convito. No? E che dire poi del significato della virtù nella società contemporanea? Più pregnante l’esempio dei Simpson che la discussione platonica. No? E che dire allora del valore della cultura nella piccola Lisa, oggetto di sbeffeggiamenti ripetuti da parte degli altri personaggi della serie? Non è, forse, il destino comune che tocca agli intellettuali nel nostro Paese, e nel mondo in genere? No? E che dire del problema di Dio in tutti e tre i casi? Nei Simpson, in House e in Twilight? Non tocca profondamente le angosce esistenziali dei nostri adolescenti? E come avviarli a tale tema se non tramite un riferimento diretto a serie loro molto note? No?
Insomma, molti sarebbero gli spunti che un’adeguata preparazione e organizzazione da parte del singolo docente potrebbe adoperare, e saggiamente, per sortire effetti filosofici di non poco conto nelle giovani menti dei liceali. Eppure si continua a non farlo. Come mai? Ci ho riflettuto e penso che la risposta sia facile e poco buona per i diretti interessati. I docenti non ne approfittano vuoi per quella sorta di ritrosia di cui ho detto all’inizio vuoi per una sorta di difficoltà (inconscia) a modificare il proprio stile d’insegnamento. Così la cultura pop cambia soggetti e una formidabile occasione per comunicare i contenuti filosofici, lo stile di ricerca filosofica, i metodi propri del pensiero filosofico si perde, forse per sempre.

martedì 17 gennaio 2012

Curriculum...

In tempi di rarefazione e involgarimento della filosofia su internet, preferisco mantenermi sul "classico" e pubblicare il mio curriculum con l'elenco (non ricordo più se completo) delle mie pubblicazioni.


Informazioni personali

NomePIZZO Alessandro
Indirizzo Marsala (TP)
E-mail
CittadinanzaITA
Data di nascita04/01/1980

Titoli di studio

 
Data di conseguimento08/04/2008
Titolo conseguitoDottore di ricerca
DescrizioneUniversità degli Studi di Palermo/Dipartimento FIERI
Titolo della TesiLogica del linguaggio normativo
Titolo dottoratoFILOSOFIA
Nome e indirizzo istituzioneUniversità degli Studi di PALERMO - P.zza della Marina, 61 Pal. Steri - PALERMO


Data di conseguimento26/10/2006
Titolo conseguitoAltro titolo di studio
DescrizioneDiploma di Specializzazione per le Attività di sostegno - Corso 400 ore
Voto conseguito30/30 lode
Nome e indirizzo istituzioneSISSIS - V. le delle Scienze, Palermo


A.A. conseguimento2004/2005
Titolo conseguitoAltro titolo di studio
DescrizioneBorsa di specializzazione semestrale per l'estero
Nome e indirizzo istituzioneUniversità degli Studi di PALERMO - P.zza della Marina, 61 Pal. Steri - PALERMO


Data di conseguimento18/05/2004
Titolo conseguitoAltro titolo di studio
DescrizioneDiploma Biennale di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario
Voto conseguito76/80
Nome e indirizzo istituzioneSISSIS - v.le delle Scienze, Palermo


Data di conseguimento11/07/2002
Titolo conseguitoLaurea (vecchio ordin.)
DescrizioneFilosofia
Voto conseguito110/110 e lode
Nome e indirizzo istituzioneUniversità degli Studi di PALERMO - P.zza della Marina, 61 Pal. Steri - PALERMO


A.A. conseguimento1997/1998
Titolo conseguitoDiploma di scuola secondaria superiore
DescrizioneDiploma di Maturità Classica
Voto conseguito58/60
Nome e indirizzo istituzioneLiceo Classico Statale "Giovanni XXIII" - via Frisella
Tipo istituzioneScuola secondaria di II grado


Esperienze

 
Periodo01/01/2004 - 31/12/2006
PosizioneDottorando
Tipo di attività svoltaConseguito, dopo congelamento del III anno nel 2006, il giorno 8 aprile 2008.
Nome e indirizzo istituzioneUniversità degli Studi di PALERMO - P.zza della Marina, 61 Pal. Steri - PALERMO
StrutturaFILOSOFIA STORIA E CRITICA DEI SAPERI
Titolo dottoratoFILOSOFIA


Periodo01/02/2005 - 01/08/2005
PosizioneAltro
QualificaBorsista
Tipo di attività svoltaBorsa semestrale di specializzazione per l'estero
Nome e indirizzo istituzioneUniversità degli Studi di PALERMO - P.zza della Marina, 61 Pal. Steri - PALERMO


Elenco dei prodotti della ricerca

 
 
PIZZO A. (2011). Recensione a Roberta De Monticelli, La questione morale
 
PIZZO A. (2011). Logica deontica. APHEX, vol. 3; p. 1-22, ISSN: 2036-9972
 
PIZZO A. (2010). Viaggio al centro della logica. ROMA: Aracne, p. 1-64, ISBN: 978-88-548-3031-8
 
PIZZO A. (2010). Logica si dice in molti modi. Un viaggio concettuale dentro la ragione umana. DIALEGESTHAI; p. 1-15, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A. (2010). Logica del linguaggio normativo. Saggi su logica deontica e informatica giuridica. ROMA: Aracne, p. 1-200, ISBN: 978-88-548-3638-9
 
PIZZO A. (2009). Recensione a: E. Bianchi, Per un'etica condivisa, 2009, p. 1-6
 
PIZZO A. (2009). Argomento ontologico. Una storia convergente per una lettura divergente. ROMA: Aracne editrice, p. 1-104, ISBN: 978-88-548-2856-8
 
PIZZO A. (2009). Aborto ed embrione. Un esercizio ontologico su una controversa nozione bioetica. QUESTIONI DI BIOETICA, vol. 10; p. 63-83, ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2009). Deontic Paradoxes and Moral Theory. DIALEGESTHAI; p. 1-11, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A. (2009). Le argomentazioni bioetiche. DIALEGESTHAI; p. 1-15, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A. (2009). La tutela dei diritti nella società dell'informazione: dalla condivisione di dati alla realtà virtuale del cyberspace. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-13, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2009). L’argomentazione logica nell’unum argumentum di Anselmo d’Aosta Una storia e una riformulazione parziali dell’argomento ontologico. GIORNALE DI FILOSOFIA; p. 1-68, ISSN: 1827-5834
 
PIZZO A. (2009). Recensione a: P. Binetti, La vita è uguale per tutti. La legge italiana e la dignità della persona, Mondadori, 2009. vol. 9, p. 133-137, Su "Questioni di Bioetica" ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2009). Recensione a: M. Aramini, I confini della vita. scienza e fede di fronte alla morte, Piemme, Casale Monferrato, 2009. vol. 10, p. 165-167, Su "Questioni di Bioetica" ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2009). Recensione a Ermanno Bencivenga, La dimostrazione di Dio. Come la filosofia ha cercato di capire la fede, p. 1-8
 
PIZZO A. (2009). Recensione a: P. Flores D'Arcais, A chi appartiene la tua vita? Una riflessione filosofica su etica, testamento biologico, eutanasia e diritti civili nell’epoca oscurantista di Ratzinger e Berlusconi, Ponte alle Grazie, Milano, 2009. vol. 9, p. 137 - 141, Su "Questioni di Bioetica" ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2009). Un settore problematico della logica: la logica deontica. SYZETESIS; p. 1-9, ISSN: 1974-5044
 
PIZZO A. (2009). Recensione a: V. Mancuso, Il dolore innocente. L'handicap, la natura e Dio, 2009, p. 1-7
 
PIZZO A., BATIA G (2008). Un caso bioetico: l’attribuzione degli status personae e la deduzione dei corrispondenti munera nella filiazione a seguito di surrogazione di maternità. QUESTIONI DI BIOETICA; p. 1-32, ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2008). Diritto, società e sistemi giuridici. Dall'antropologia del diritto all'informatica giuridica. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-14, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2008). Informatica giuridica: un inventario di problemi. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-10, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2008). Logica e sistemi normativi. Prolegomeni all'informatica giuridica. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-24, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2008). La definizione di bioetica. Un contributo epistemologico. QUESTIONI DI BIOETICA; p. 1-10, ISSN: 1970-7932
 
PIZZO A. (2008). Metafisica come logica deontica. Dallo studio della logica dell'essere alla logica del dover essere. DIALEGESTHAI; p. 1-14, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A. (2008). Recensione a D. Marconi, Per la verità. Relativismo e filosofia, Einaudi, Torino, 2007, p. 1-7
 
PIZZO A. (2008). Recensione a G. R. Timossi, Prove logiche dell'esistenza di Dio da Anselmo d'Aosta a Kurt Godel, Marietti, Genova, 2005, p. 1-25
 
PIZZO A. (2007). Che cos'è la logica deontica?. L'INATTUALE; p. 1-12, ISSN: 1828-6429
 
PIZZO A. (2007). Pensiero pratico e logica deontica: presenza o assenza di razionalità?. WWW.FILOSOFIA.IT; p. 1-31, ISSN: 1722-9782
 
PIZZO A. (2007). Lettura modale dell'argomento ontologico di Anselmo. L'INATTUALE; p. 1-8, ISSN: 1828-6429
 
PIZZO A. (2007). Il sostegno alle disabilità. SPAZI E MODELLI; p. 77-92
 
PIZZO A. (2007). Antropologia e "nuovi diritti". DIRITTO & DIRITTI; p. 1-8, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2007). Recensione a Filippo Costa, Logica e verità I. Ricerche informali, ETS, Pisa, 2005, p. 1-6, DIALEGHESTAI
 
PIZZO A. (2007). Recensione a Giovanni Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, Bruno Mondadori, Milano, 2005, p. 1-9, DIALEGHESTAI
 
PIZZO A. (2007). Recensione a Guido Rossi, Il gioco delle regole, Adelphi, Milano, 2006, p. 1-6, DIALEGHESTAI
 
PIZZO A. (2007). Recensione a Monica Dal Maso, Pensare Dio dopo Auschwitz? Il pensiero ebraico di fronte alla Shoah, p. 1-5, DIALEGESTHAI
 
PIZZO A. (2007). Armonia, musica, ricezione. In: GENNARO TALLINI. Storia della musica dal Medioevo al novecento. p. 79-85, ROMA: Aracne, ISBN/ISSN: 978-88-548-1149-2
 
PIZZO A. (2007). Un diritto per l'intelligenza artificiale. Ancora su logica e diritto. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-10, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Una questione bioetica: la maternità surrogata. Problematica e prospettive. DIALEGESTHAI; p. 1-10, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A. (2006). Il diritto tra cultura e azione umana. Frammenti di antropologia del diritto. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-12, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Diversità e integrazione. L'immagine antropologica rispetto alla diversabilità nella legislazione italiana sull'integrazione scolastica delle persone in situazione d'handicap. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-18, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Luoghi della socialità: l'idea di cooperazione tra etica e diritto. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-12, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Il rapporto tra la logica, il diritto e il linguaggio nella prospettiva dell'informatica giuridica. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-13, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Recensione a Francesca Brezzi, Antigone e la Philia. Le passioni tra etica e politica, p. 1-2, DIALEGESTHAI
 
PIZZO A., GIOVANNA BATIA (2006). Il contratto di maternita' per surrogazione - profili giuridici. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-19, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Informatica giuridica: repertorio teorico. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-21, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2006). Recensione a Ermanno Bencivenga, Dio in gioco. Logica e sovversione in Anselmo d'Aosta, p. 1-4, DIALEGESTHAI
 
PIZZO A. (2005). Stato, società, diritti. Quale cittadinanza?. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-27, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2005). Una possibile definizione di «normativo». Lettura a partire dalla spiegazione di Ross. DIALEGESTHAI; p. 1-6, ISSN: 1128-5478
 
PIZZO A., GIOVANNA BATIA (2005). La tutela dell’imputato. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-41, ISSN: 1127-8579
 
PIZZO A. (2005). Logica, informatica, scienze normative: rappresentare la conoscenza. DIRITTO & DIRITTI; p. 1-16, ISSN: 1127-8579