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domenica 29 maggio 2016

Centrone e la filosofia antica

Finalmente pubblicata su ReF la mia recensione ad un recente volume di Centrone.

Qui il link alla pagina.

Buona lettura!


sabato 28 maggio 2016

Qualità scolastica ...

"A muovere il tutto è stata la necessità di promuovere la qualità dell'azione amministrativa a fronte di una generale insoddisfazione del Paese nei confronti di un apparato burocratico e centralistica, autoreferente e macchinoso"

(N. Capaldo - L. Rondanini, Il sistema italiano di istruzione e formazione. Memoria, progetto e nuovi compiti, Erickson, Trento, 2013, p. 253)

Questo è sicuramente vero.

Tuttavia mi chiedo: come mai tale processo si è dovuto necessariamente realizzare nelle movenze di una precisa serie di compressione e progressiva eliminazione delle tutele del dipendente?

Il problema è il seguente: modernizzare il sistema di istruzione prevedeva come unica possibilità peggiorare le condizioni di lavoro dei pubblici dipendenti?

E se vi erano anche altre opzioni, comunque attivate dal medesimo processo, come mai solo questa si è verificata? Si è trattato di un caso o di una decisione politica?

Enigmi interrogano l'oscurità ...


(url: http://shop.erickson.it/front4/Image/Products%5CLIBRO_978-88-590-0245-1_Z761_Il-sistema-scolastico-italiano%5CCopertinaWeb%5CCOP_Il-sistema-italiano-di-istruzione_590-0245-1.jpg) 

mercoledì 25 maggio 2016

Di unioni, ma civili?

"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare"

Art. 29 Cost.

Questo il reale riferimento della legge.

Dove sono le unioni civili?

La civile mistificazione del matrimonio etero.

venerdì 20 maggio 2016

Formando (?) matematici ...

Può capitare di essere chiamato, pur senza particolari meriti, a formare i propri colleghi "matematici" sulla valutazione e sulle modalità di rilevazione strutturata delle competenze degli alunni ...

Può capitare di sentirsi obbligato ad istruire i propri colleghi, pur senza molto trasporto personale ...

Può capitare di trovarsi dentro un qualcosa di non particolarmente voluto o atteso e di dover comunque dare un senso a quel che si fa ...

Può capitare che comunque vada, anche con un uditorio adulto, si faccia esperienza dell'acquario: uno spazio etero, ed un tantino anche surreale, ove tanti pesci colorati boccheggiano e si spostano di qua e di là ...

... certo può capitare, ma non può capitare che si improvvisi un certo percorso formativo.

Ragion per cui, al seguente link, chi vuole, potrà prendere visione del filo di Arianna adoperato per tenere alta la motivazione dei colleghi sulla natura a dir poco noiosa della valutazione degli apprendimenti curriculari ...


mercoledì 18 maggio 2016

Di unioni e civili



"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese"

Art. 3 Cost.

Questo il rimando della legge.

Dove stanno le unioni civili?

La confusione del legislatore.

sabato 14 maggio 2016

Di unioni e civiltà



"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale"

Art. 2 Cost. 

Questo il rimando della legge. 

Dove stanno le unioni civili? 

Questioni inevase dal legislatore.

giovedì 12 maggio 2016

domenica 1 maggio 2016

Altro pianto antico ...

Funere mersit acerbo

O tu che dormi là su la fiorita
Collina tosca, e ti sta il padre a canto;
Non hai tra l'erbe del sepolcro udita
Pur ora una gentil voce di pianto ?
È il fanciulletto mio, che a la romita
Tua porta batte: ei che nel grande e santo
Nome te rinnovava, anch'ei la vita
Fugge, o fratel, che a te fu amara tanto.
Ahi no! giocava per le pinte aiole,
E arriso pur di vision leggiadre
L'ombra l'avvolse, ed a le fredde e sole
Vostre rive lo spinse. Oh, giú ne l'adre
Sedi accoglilo tu, ché al dolce sole
Ei volge il capo ed a chiamar la madre

(Carducci)


(url immagine: http://www.langolodeilibri.it/wp-content/uploads/2014/06/giosue-carducci.jpg)