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giovedì 3 aprile 2014

Editoria predatoria ...

Stamane ricevo la seguente mail:




"Gentile Dott. Alessandro Pizzo,

Nell’archivio elettronico del Universita di Palermo è presente un lavoro dal titolo "-------" di cui Lei è autore.

Stiamo pianificando di pubblicare libri proprio in questo campo e saremmo lieti di poter annoverare anche il Suo lavoro nelle nostre pubblicazioni. Edizioni Accademiche Italiane è membro di un gruppo editoriale internazionale, che ha quasi 10 anni di esperienza nella pubblicazione di ricerche di alta qualità supportate da noti istituti in tutto il mondo.

Oltre a pubblicare e a stampare libri scientifici li distribuiamo attraverso più di 80.000 librerie.

La preghiamo di confermare il Suo interesse a ricevere informazioni più dettagliate.

In attesa di un Suo gentile riscontro, cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri migliori saluti.

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Cordiali Saluti/Freundliche Grüße 

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Editrice 

EAI Edizioni Accademiche Italiane è una marca commerciale di: 
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v.ursu (at) edizioni-ai. com / www. edizioni-ai. com 

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Handelsregister Amtsgericht Saarbrücken HRB 18918 
Managing directors: Thorsten Ohm (CEO)"


Cosa dovrei fare, secondo voi?

Intanto, mi pare strano che una casa editrice (pur esistente) s'interessi ad una tesi dottorale depositata presso l'ateneo di afferenza e che voglia, di conseguenza, pubblicare non un'opera inedita, ma un'opera già editata ...

In secondo luogo, la mail pare standard ... prova ne siano pure gli errori grammaticali ...

In terzo ed ultimo luogo, quanto mi costerebbe siffatta pubblicazione? Ecco il punto: con internet si sono moltiplicate le possibilità di pubblicazione "a pagamento" ... paghi tot, ed ottieni copie contate vergate di codice isbn ... in passato anch'io mi sono valso di questo servizio ma scottato dall'esperienza ASN credo non ne valga la pena ...

Così, pur combattendo con il mio narcisismo, decido di lasciar perdere ...


(immagine tratta da: http://a.mytrend.it/blog/2013/02/447796/o.157004.jpg)




3 commenti:

  1. Carissimo, mi è appena capitata la stessa cosa, e ho avuto gli stessi suoi dubbi. La prima cosa che mi sono chiesto è come potessero essere interessati a pubblicare un lavoro che ha quasi dieci anni (2005)!

    Googolando un po', oltre a questo suo posto ne ho trovati tanti altri. In particolare questo:
    http://lanzaimer.wordpress.com/2013/10/09/editoria-predatoria/
    è ricco di informazioni interessanti.

    Per scrupolo, ho anche chiesto consiglio anche al mio relatore del tempo, e sono in attesa di una sua risposta, ma immagino che anche lui mi dirà di lasciar perdere.

    Comunque le confermo che la mail è standard: il testo della mia è identico.

    Saluti
    Giulio Quaresima - Perugia

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    Risposte
    1. Caro Giulio,

      è ovvio che si tratti di un tentativo predatorio. Nel mio caso, peraltro, mi ha proposto di pubblicare un lavoro già edito che loro, molto candidamente, dichiarano di aver trovato negli archivi della mia università ... bella forza: una copia è stata donata alla biblio del mio ex dipartimento, quindi ... penso che il trucco consista in questo: noi pubblichiamo un volume virtuale, tu acquisti tot di copie al prezzo di € e va bene così (d'altra parte, essendo un volume virtuale, la distribuzione non è compresa) ... in soldoni, dunque, chi ci guadagna? Saluti da Marsala.

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  2. Anch'io sono stata contattata, ma sapeva di bufala. Cercando su internet ho trovato questo articolo http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2014/03/25SI52058.PDF

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