"è noto che lo sviluppo
della filosofia analitica successivo alla sua fase strettamente
neopositivistica ha portato all’ampliamento di significanza del discorso,
riconoscendo la sensatezza di diverse forme di enunciazione non dichiarativa.
L’analisi del discorso prescrittivo costituisce, insieme alla logica deontica,
il risultato principale di questo allargamento del campo di indagine"
(B. Celano, Per
un’analisi del discorso dichiarativo, “Teoria”, 1, 1990, p. 166)
Più rileggo questo passo e più mi convinco che il discorso sia vero in buona sostanza.
Ciò non significa ovviamente che ne condivida ogni singola parola e/o passaggio.
Peraltro, esiste un'incredibile congerie di proposte logiche inerenti all'ampliamento dell'analisi del discorso che sfugge alla sintesi presente, pur non denotando nel contempo un livello qualitativo davvero inferiore.
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