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domenica 23 febbraio 2014

La scuola - estesa

(esempio di intenzioni della neoministra all'istruzione. Non ce ne voglia la diretta interessata, ovviamente si scherza!)


Tutti sanno che solo l'Università può comprendere, e, quindi, salvare la scuola italiana. Solo per questo, sono stata scelta io per questo ministero importante. E solo per questo meglio io, una esterna, che un operatore della scuola, un interno, troppo legato a interessi di parte e a clientele locali.



Finalmente è venuto il tempo della scuola normale!



Dopo la retorica del passato, dobbiamo davvero porre le basi per una scuola che funzioni!



Questo il mio programma per rilanciare l'istruzione, la formazione professionale e la ricerca nel nostro Paese:


1) riduzione delle indennità stipendiali al solo lordo tabellare senza altre voci; 
2) premio annuale di qualche centinaia di euro per i meritevoli (individuati sulla base delle prove INVALSI, per il tramite delle performances degli alunni); 
3) scuola - estesa: aperta la mattina dalle ore 6:00, aperta il pomeriggio dalle ore 14, aperta la sera dalle ore 19, aperta la notte dalle ore 21, senza ulteriori oneri rispetto ad ora; 
4) apertura scolastica i giorni festivi e tutta l'estate per orientamento alunni e aggiornamento, obbligatorio e gratuito, del personale scolastico; 
5) sanzioni economiche sino al 30% mensili ai docenti che osano ammalarsi; 
6) cancellazione di qualsiasi progressione automatica;
7) chiamata diretta del personale;
8) possibilità di licenziare i lavoratori improduttivi;
9) raddoppio delle indennità per i dirigenti scolastici, senza i quali il servizio non potrebbe avere luogo;
10) insegnamenti in lingua straniera per tutto il curriculo.



Ovviamente, perché tale progetto sia vincente è bene spezzare ogni resistenza, ogni ostruzionismo naturalmente posto in essere da soggetti adusi ai privilegi e all'attuale eccesso di tutele. Ma i lavoratori devono farsi da parte in nome del superiore interesse del Paese, se tutti fanno sacrifici, perché gli operatori della scuola dovrebbero esserne esclusi?




(immagine tratta da: http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2014/02/stefania-giannini-ministro-dellistruzione-5.jpg)

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