Gilgamesh ...
"Di colui che vide ogni cosa, voglio narrare al mondo;
di colui che apprese e che fu esperto in tutte le cose.
Di Gilgamesh, che raggiunse la più profonda conoscenza,
che apprese e fu esperto in tutte le cose.
Egli esplorò ogni paese
ed imparò la somma saggezza.
Egli vide ciò che era segreto, scoprì ciò che era celato,
e riportò indietro storie di prima del diluvio.
Egli percorse vie lontane, finché stremato, trovò la pace
e fece incidere tutte le sue fatiche su una tavoletta di pietra.
Egli fece costruire le mura di Uruk-l'ovile,
e del santo Eanna, dove si custodivano sacri tesori.
Guarda le sue mura dai fregi intrecciati come lana,
Osserva i suoi parapetti che nessuno può eguagliare!
Percorri la soglia a gradini di età remota,
avvicinati all'Eanna, dove dimora la dea Ishtar,
che nessun futuro re potrà mai riprodurre!
Sali sopra le mura di Uruk e percorrile.
Saggiane le fondazioni, esamina la base di mattoni.
Non furono i suoi mattoni davvero cotti in un forno?
Non furono i Sette Saggi a gettare le sue fondamenta?
Un shar è l'area della città, un shar i suoi orti, un shar la sua cisterna d'argilla, mezzo shar il tempio di Ishtar.
Per tre shar e mezzo si estende il territorio di Uruk!
Guarda nello scrigno di cedro delle tavolette,
aprine la serratura in bronzo,
Solleva il coperchio (che cela) il segreto.
Prendi la tavoletta di lapislazzuli e leggi
i travagli di Gilgamesh, colui che patì ogni ostacolo.
Egli è superiore agli altri re, imponente di statura,
prode figlio di Uruk, toro selvaggio che si scatena,
Precedendo tutti egli è pioniere;
seguendo tutti, i suoi compagni sono sempre al sicuro.
E' l'argine potente che protegge i suoi guerrieri,
un'onda che travolge, che distrugge mura di pietra!
Toro selvaggio generato da Lugalbanda, Gilgamesh, di forza perfetta,
figlio dell'augusta giovenca Rimat-Ninsun.
Gilgamesh, alto, magnifico e terribile,
che aprì passi nelle montagne,
che scavò pozzi sui fianchi delle montagne,
e attraversò l'Oceano, il mare che si estende fino a dove sorge il sole;
colui che esplorò il mondo alla perenne ricerca della vita (eterna)
e arrivò con la sua forza a Utnapishtim;
colui che restaurò i centri di culto distrutti dal Diluvio,
e ripristinò i riti delle divinità astrali.
Chi potrà eguagliare il suo portamento regale
e dire come Gilgamesh: « Io sono il re»?
Gilgamesh era destinato alla fama dalla nascita.
Per due terzi è dio, per un terzo uomo.
Fu la Signora degli Dei (dea-madre) e disegnarne la forma,
il corpo, l'acconciatura dei capelli, la barba, l'aspetto glorioso e..."
(url: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5h0pbdmM-s1BjKuu8VRaxl2wGztN64yYO0nJqd5mQNbQ38aiJ_Cc8G0EHBha2noYKJOTTcVFNl6QDUEdKMkilmU-burHIlMCY7HU4PCdMY8FxSD-EzOFCEBA4NKpYM9pev6eUlvrCFqU/s1600/gilgamesh.jpg)
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