Cerca nel blog

domenica 2 ottobre 2016

Di un saggio prossimo ...

"La poesia, umilmente, non si autopose, né si auto fondò, non cominciò col dire che tutti gli uomini ne avevano naturalmente bisogno […] La sua unità è così flessibile, così coesa che può piegarsi, dilatarsi e quasi sparire; discende fin nella carne e nel sangue, perfino nei sogni. Per questo l’unità alla quale aspira il poeta è così lontana da quella a cui tende il filosofo. Il filosofo vuole l’uno, assolutamente, e lo vuole al di sopra di ogni cosa"

(M. Zambrano, Filosofia e poesia, Pendragon, Bologna, 2010, p. 46)


(url: http://www.biografiasyvidas.com/biografia/z/fotos/zambrano_maria.jpg)



Nessun commento:

Posta un commento

Se desideri commentare un mio post, ti prego, sii rispettoso dell'altrui pensiero e non lasciarti andare alla verve polemica per il semplice fatto che il web 2.0 rimuove la limitazione del confronto vis-a-vi, disinibendo così la facile tentazione all'insulto verace! Posso fidarmi di te?