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venerdì 12 aprile 2013

Glossa sul "Dilemma di Joergensen"

"Questa difficoltà è stata formulata da Jørgen Jørgensen nel modo seguente. «Posto che le frasi imperative non possono né essere vere né essere false nel senso in cui queste parole sono usate in logica, esse non possono essere implicate in altre frasi e di conseguenza non possono fungere da conclusioni nelle inferenze logiche. Invero esse non possono nemmeno fungere da premesse in tali inferenze, perché anche le premesse in tanto possono funzionare come tali, in quanto siano capaci di di essere vere o false … Le frasi imperative sono quindi del tutto incapaci di funzionare come parti di qualsiasi argomentare logico»"

(Tebaldeschi I. (1976), La logica giuridica e le inferenze miste, in Tammelo I. - Tebaldeschi I. (1976), Studi di logica giuridica, Milano, Giuffré, 1976, pp. 18 - 9)

Una glossa, sia pure sbrigativa e succinta, della questione sollevata nel 1937 - 8 dal danese Joergensen, e poi passata in letteratura, via Ross, come il Dilemma di Joergensen" e relativa alla possibilità di una applicazione della logica verofunzionale anche alle enunciazioni non indicative, con interessamento alle cosiddette inferenze miste.





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