"In
vari casi i ragazzi in difficoltà erano addirittura condotti in locali a parte
per ricevere dagli insegnanti di sostegno lezioni a loro specificamente
finalizzate; in assenza dell’insegnante di sostegno, non di rado accadeva che
gli allievi con disabilità di varie classi fossero affidati al personale
assistente con funzioni di mera sorveglianza"
(G.
Fappani, Figli di un Dio minore?, in G. Onger (ed.), Trent’anni di
integrazione scolastica. Ieri, oggi, domani, Vannini Editore, Gussago,
2008, p. 120)
Purtroppo, in molte realtà le cose stanno ancora in questi termini, alunni che vivono la scuola fuori dalla classe e che, in assenza del docente di sostegno, vengono addirittura rifiutati dall'istituzione scolastica ...
No, questa è segregazione, esclusione, elusione dei precisi obblighi, negazione del valore costituzionale della scuola aperta a tutti ...
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