Mi permetto di svolgere le seguenti e brevi osservazioni sull'istituto dello stepchild adoption (sia che ci sia sia che salti nel provvedimento all'esame del Parlamento).
Iniziamo dal significato, per quanto letterale, "adozione del figliastro". Il figlio del/la compagno/a è pure figlio mio? La lingua tradisce un significato ignorato dai più, e cioè che l'oggetto dell'adozione è il figlio del/la compagno/a, e non anche il mio ...
E questa è già una bella mazzata per i fautori della famiglia rainbow ...
Tutt'al più, il figlio del/la compagno/a sarà, al massimo, un figliastro!
Ma andiamo oltre!
Cosa significa più in profondità concedere l'adottabilità del figliastro? In altri termini, quando si parla di un diritto in tal senso, chi sono i relativi soggetti? E qui balza agli occhi l'oscenità dell'istituto stesso, il quale rivela, e clamorosamente, la sua reale natura strumentale ...
La possibilità di adottare il figliastro non è un diritto di quest'ultimo a poter contare su due figure genitoriali, anziché su una sola (e molto altro ci sarebbe sicuramente da dire sull'altro genitore biologico misteriosamente assente o scomparso ...), ma un diritto dei due adulti che vorrebbero occuparsene, uno è il/la padre/madre biologico/a, l'altro/a è il/la compagno/a del primo ...
Insomma, pare chiaro che l'istituto dell'adozione si è piegato ai voleri di due adulti i quali guardano al minore non come a un fardello di responsabilità, ma ad un box da pic - nic oppure ad un pupazzo da decorare con fibre colorate e piumini variopinti ...
Dunque, lo stesso minore, il child, il figliastro non è affatto un soggetto meritevole di tutela, ma solamente l'oggetto di godimento (dei capricci) di due adulti che vivono assieme ...
E di sicuro non è tale possibilità a fare una famiglia, esattamente come il vivere assieme non è affatto un diritto ...
Infine, un'ultima postilla, davvero conclusiva: ma possibile che non si avverta lo slittamento di fondo? Una volta i diritti erano al servizio delle persone, ed esistevano solo come benefici per queste ultime. Ora, invece, e purtroppo, i diritti sono onnipotenti, onnivori e neutrali, e le persone esistono solo in loro funzione. Cosa volete che importi all'adottante adulto del figliastro? La cosa importante è che egli/ella si senta riconosciuto/a nel ruolo genitoriale che sta goffamente imitando ...
L'abito, però, non fa il monaco!
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