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domenica 29 settembre 2013

Breve decorso di un Governo ...



La storia del Governo Letta è sintetizzabile in sette semplici quanto irresistibili priorità che mi permetto di banalizzare nel modo seguente (certo ben oltre la complessità di un iter parlamentare con due Camere paritetiche):


1. l'accordo di programma (cosa fare per stare assieme!);
2. l'IMU (cosa fare per non applicare l'imposta all'anno corrente!);
3. il D.L. "Fare" (cosa non fare per disfare in termini generalissimi ed evanescenti ...);
4. l'IVA (cosa fare per evitare il programmato aumento di un punto percentile della suddetta imposta);
5. la decadenza (non quella morale, in sé risibile, ma quella di un singolo senatore una volta che sia divenuta definitiva la sua sentenza di condanna): cosa fare per evitare l'inagibilità politica di un solo uomo (come se la priorità del Paese fosse davvero questa ...);
6. le dimissioni in massa di una parte delle Camere (fatto senza precedenti che crea un precedente semplice ed imbarazzante: a chiunque non aggradi la maggioranza parlamentare può dimettersi facendo venire meno il meccanismo stesso della delega parlamentare ...);
7. le dimissioni dei Ministri della parte politica del solo uomo condannato, ma non ancora decaduto dalla carica di senatore (de profundis sull'attuale esperienza "all'italiana" delle Larghe Intese ...).

Il presente e succinto elenco ruota attorno a tre parole chiave:

i. (l'impellenza del) fare (anche se non è ben chiaro cosa);
ii. (rinvio di) tassazioni (sine die, e non la loro effettiva cancellazione);
iii. (legame del) destino (di tutti al destino di un solo uomo, condannato ed in attesa di decadenza dal Senato della Repubblica).

Cos'altro c'è da aggiungere? Beh, nemmeno un grillo, ancorché (s)parlante, potrebbe salvarci


(immagine tratta da: http://maurobiani.it/wp-content/uploads/2013/08/agibilita-politica-italia-b.jpg)

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